Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956
conosciuti da tempo. Chi non ha vi– sto una fila di Lorni sellliautomatici? Ma le possibilità di realizzazione in questo campo sono ben pii1 grandi. Vi @ono esempi ,di macchine che sanno ]cggere un disegno e, in base alla .sua lettura, sanno realizzarlo; ,,i sono macchine che copiano un modello in scala o che ricevono e traduC'Ono in OjlCrazioni i <'Omandi, trascritti in codice, su w1 nastro ma– gnetico o su tma scheda perfora– ta.,_ ~facchine di questo tipo pos– sono essere <'ostruite appositamente per un dal.o numero di OJ>erazioni - s1>00iaIVLro·1e- oppure essere versutili o flessibili, cioè adat1abili di voha in volta a diverse serie <li operazioni. Nel 11rimo caso Ja S(lCSa è certo inferiore poichè è possibile una produzione in serie di esse, men1re, nel .secondo caso, la spesa di impianlo è molto forte e ,solo ul– cune aziende solid.e possono pcn11et- 1ersela, realizzando risparmi sulla hase di piani a lunga scadenza. E' riferendosi a questo settore di a1>plicazioni che si inserisce la discussione a proposito ·degli effet– ti della spinta d'urto dei nuovi sislcmi di produzione sulle grnndj, le medie e ]e piccole industrie. Il problema tiella disoccupazione tec– nologica in sè e per sè non è rile– ,·anlc, in questo caso. Già gli attuali addclli alle macchine utensili abba– ~lanzn complesse sono per Jo meno tlei (1ualificati e comunque, in gene– rale. hanno la necessaria slruttura mentale che consente loro un rapido riaddeslramento e una rapida acqui- 3 L'e~cmpio limitf' di ques1i ti1Ji rii mac• rhine è la m :i.cd ,ina renliu:i.t:i. dal motcmri• tico Vou .\cumnn, che ri~~cè :i. riprodurre ~e su~~~a. sizione dei principi di pneumatica~ idraulica, eleuroni.ca ohrechè mec– canica, necessari a svolgere funzioni di son,eglianza e di manutenzione. Il numero di essi non decrescerà, 1Hesumibilmcnte. Invece potrebbe avvenire che le induslrie pii:1 grandi fossero in grndo di. adoltnrc un pili grande numero di macchine versatili o flessibili, pianificando In produ– zione, la vcudita e l'ammortamento n lunga scadenza, n1entre le medie e- le piccole industrie dovranno for– zatamente ripiegare sulle macchine specializzate, pii:1sotlopostc ai fono– meni di obsolescenza. In Obrni caso J>Crò, per quanto riguarda <1uesto sellore di applicazioni che prevalen– lcmente intcresserù anche l'industria i1nliana nei vrossimi mmi, gli cffe11i della concorrenza saranno quelli nor. mali: i monopoli accresceranno di c1ualche altro J)nnlo il loro vantaggio sui concorrenti; forse qualche pic– cola e media industria dovri1 rasse– ~'1tarsi ad essere fagocitata o dovrà <'hiudere i bat1en1i. Tultavia anche in questo caso la disoccupazione non presenterebbe un quadro peggiore di (1uello attuale. 2. Un altro è, invece, il discorso per quanto riguarda le applicazioni. clic tendono a rendere iI ciclo pro– duttivo automatico e 6imilc ad un flusso continuo unidimensionale, con o ,,enza controlli del tipo « foed buck >l o~sia « a ritroso )). Un esempio di conlrollo 1< a ritro– so » è il termost..'ltO. Un termostato a1lplicato in ttn ambiente dove si vuol mantenere costante una certa temperatura, (Jualsiasi siano le va– dazioni, invia dei comandi alla val- 557
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy