Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956
suo sistema sociale, al punto che il suo comportamento ed il suo aspetto provocherebbero una franca ilarità se non trascinasse dietro di sè un lungo seguilo d'aberrazione e di de– litti - c'è da supporre che un sag– gio consigliere gli abbia ricordato, con tutta l 'w1Zione ecclesiastica ne– cess.aria,. il vecchio proverbio: « Non toccare il buon Navarrese se non vuoi trovarti n.el fango». Lo stesso è per la regione basca do– ve il seme totalitario, sia che proven_ ga dal CP:ardo o , d.al Kremlino, non trova nessun terreno favorevole. In– fine, nessuno potri:, insinuare che nella Catalobma, paese in lotta per– manente contro ogni centraUsmo, impregnato di spirito sindacalista e federalista, fedele aJle idee <li Pi y Margall e d'Anselmo ,Lorenzo, ba– stione della C.iN.T., gli st.a1iniani ab– biano potuto svolgervi un ruolo, sa- 1wndo che non hanno mai potuto j)enetrare nella classe operaia. Qual'è, dunque, il vero significa– to d.egli scioperi? Gli avvenimenti sociali dicono che la claSse operaia si è drizzata contro il governo, stru– mento legislativo ed esecutivo di una politica di suicidio, imponendo agli operai ed agli impiegati delle rego. le che rendono la vita impossibile a<rli uni come agli ,altri. A questo, bisogna aggiungere che i moti_ degl~ scioperi fanno seguito ai movunentl di protesta che ,sono scoppiati tra gli studenti madrileni tre mesi fa. La realtà è che, <la Nord a Sud, da Est ad Ovest, la Spagna intera è in istato permanente di sciopero. La nrolPSla civile, {Jecisa benchè si– lenziosa, contro un sistema di go– verno che mostra quotidianamente Ja sua incapacità, riflette il rifiuto ge• nerale, l'impossibilità della rasse– gnazione. La ,protesta della classe o– perafa si trova cos1 favorevolmente accolta da tutti i settori liberali del paese. ,1,o sciopero che Jrn fatto 1a sua irruzione in tutti ,i campi della vila 1 politica, economica e sociale, ha un profondo signi'fi.eato. Non si tratta di un movimento nè di circostanze. Si tratta di uno spirito di ribellione che distingue tutti gli Spagnuoli nemici dei metodi totalitari. L'ondata è po– polare, multiforme. Il sentimento più diffuso potrebbe esprimersi con << Basta! )). Basta di -patti, basta di concordati, basta di cornizione, ba– sta di umiliazioni, basta di miseria. Lo stato di sciopero si ritrova o– vunque in Spagna e in lutti gli strati sociali. il.o sciopero operaio non è diretto contro i datori di lavoro, ma contro a regime, contro la Stato verticale e contro il partito unico. La rivendi-. cazione non è soltanto operaia, è que1la d'una popolazione stanca di un governo che non è che medio– critù. La caratteristica d.ella situazione appare quando si osserva, da una •parte il ma1contento ed il malessere crescenti, e dall'altra i metodi jn. coerenti òel giuoco franco-falangista basato slùla cc dialettica del revol– ver». La con[usione è grande nella ca– flitale. Da quando aU'Universiti:1 di ~fadrid sono SCO(lpiati gli incidenli, pare che ]a nave franchista navighi senza bussola, Allo squilibrio go– vernativo ha fatto seguito ,dei cam– biamenti nell'alto ,personale. L'Edu– cazione nazionale, il segretariato del Partito unico, il sotto-segretario ge• 551
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy