Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

noweni dell'eredità studiati statisti– ('amente su un grande numero oor– ris1>ondono alla probabilità calcolata sulla base dei fenomeni cellulari: r osservazione dei cromosomi nel corso della divisione cellulare, la ma– turazione delle cellule sessuali, Ja ff'cond11zione e Ja segmentazione clel- 1· uovo. Questo insieme coerente for– um attualmente la base del Javoro di <·cntinaia di laboratori del mondo e non c'è nessuna probabilità che poa. 8a lasciar ,prevedere che sia smentito 11rossi1namente. ~~on è la s1essa co...~ deUa teoria di \Vci.smann che Lysenko, con una mal 11 fode evidente, associa costante– mente ai nomi di (Mendel e tli L\for– gan. Wcismunn ha interpretalo, da 1eorko i fenomeni dell' eredità. Il :,HO punto di partenza è il fatto cho i curaltcri ereditari possono essere lrnsmes.si alle generazioni ulteriori scnzn manilestarsi nei coqli degli individui durante una o pili genera– zioni, e che d'altra parte Je variazio– ni sopravvenute nel corso della vita clell'jndividuo non si riflettono nella 1iua eredità. .All' origine vi sarebbe, dunque, 1111:1 razza immortale <li cellule il cui palrimonio ereditario sarebbe ('Ontinuo, menlre ,il corpo delJ'jndi– vitluo non riflette nè la totalitì, d.ci <'aratteri ereditari contenuti nella razza gcnninale, nè ipuò influire sul .suo patrimonio ereditario parchè le i,,ue ceJlulc muoiono con l'individuo e non possono perpetuarsi. Le cellu– le sest1uali di un individuo discen. dono in linea diretta dall'uovo fe– c~:mdato che ha dato l' htdividuo, cioè dalle ceJlule sessuali dei genito– ri, e non partecipano aHe funzioni ,·itali dell'individuo stesso. Le basi sperimentali della teoria 546 di Weismann non sono vere che ne– gli .animaH superiori. In certi vege– tali le cellule vegetative possono ri– prodursi indefinitivamcnte con rami, innesti ecc., e ,possono 1)Ure ridare degli organi di riproduzione sessua– le che non derivano in linea diretta dalle cellule sessuali dei genitori. A parte queste inf"sauezze, si può .ac. ccttarc o non la teoria di Wei.snurnn senza portar llrcgiudiz.io alle ha.si .sperimentali della genetica. E' una teoria che non ha ,m grande valore ,,cientifrco perchè non può essere ge– neralizzata, e filosoficamente non è beJla perchè S\'alula l'individuo in rapporto alla razza. La maggior par– te dei genetisti le riconoscono un valore speculativo <luhbio, ma non un \'alore .soienti,fico. L'anno scorso a J\fosca nella sedu– ta plenaria dell'Accademia di .agro– nomia Lenin, T. n. Lyscnko che ne era appena stato nontinato presiden– te, risultato di una lunga battaglia di più di 15 anni, fe<.-e un lungo rap– porto rumoroso StÙ)o stato attuale della scienza biologica: io esso con. danna la genetica che cg]i chjama ,Mendelismo, .Morganismo, Weisma– nismo, come <1ualchecosa d'idealista e perciò di reazionario, tanto pii1 f'he essa proviene dai paesi oceideo– lali, e pretende che le ricerche di genetica siano perfettamente inutili aJl'agronomia. Egli oppone a quelle teorie queUa di tMiciurin, di pura produzione sovietica, che si fonda sull' ere<lità dei caralteri acquisiµ per l' adattamento aU' ambiente. I suoi principali argomenti sono tratti dagli scritti di Marx, dalla fiducia ·di Lenin in Miciurin e sopratutto dalla decisione di Stalin e <lel comi– tato centrale del Partito bolscevico

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