Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

e calunniato e perch~, ciò nonostante, qualche amico lo ami con fervore. Or.a vogliamo presentarlo a coloro che l'ignorano o che non conoscono di lui che la figura menzogniera inventata dalla calunnia. Non si perde molto a non sapere nulla della vita di Carlo Marx; si perde quasi tutto quando si ignora quella di Baku.nin. Innanzitutto, la -stessa sua vita è un romanzo; un romanzo che grazie, per primo a Max Nettlau e poi a Korniloww e per ultimo a Polonsky, è stato oggetto di ricerche instancabili. L'esistenza Ji Bakunin ha ispirato più di uno scrittore: Turgueniew e Dostoiewsky lo hanno utilizzato nei loro romanzi, mentre Ricard Huch, grande romanziere tedesco, ha scritto un Bakunin, ed infine Lucien Descave e 1Mau.rice Donnay l'hanno messo sulla -scena. Chiunque non sia prigioniero di una corazza dottrinaria, chiunque non abbia, una volta per sempre, deciso di appartenere ad una ortodossia mi~ litante, oppure n0n sia .accecato daHa situazione particolare della sua classe, troverà la personalità di Bakunin estremamente seducente. Ma è un piccolissimo numero. La sua attrattiva maggiore è di essere una figura precapitalista, una specie di selvaggio con molta cultura. Feudale in rivolta contro il dispoti– smo feudale, borghese e proletario, è l'uomo meno americano che si possa immaginare, è il meno fordiano, e tuttavia il meno staliniano degli uomini. Se oggi, noi europei, possiamo entusiasmarci di Bakunin, quest'entusia. i.mo è fatto più di nostalgia che della nostra capacità <li vivere il bacunini– smo. E tanto pii\ noi saremo degli europei moderni e razionalizzati, quanto piì1 ci sentiremo attratti da questo pagano selvaggio, dalla sua indomita forza naturale. Immagino facilmente che lo odiino di ·più coloro che non sono ancora sicuri di sè: che hanno ancora paura del 'diavolo dentro <li sè e nei loro compagni. Così, Bakunin ridiventerà attuale il giorno in cui l'uomo comincerà a trovare insopportabile il dispotismo borghese e il di– spotismo proletario. Bakunin, nella con(essione alla quale queste pagine debbono servire d'introduzione, racconta molti avvenimenti del1a sua vita. 11 padre di Bakunin, un ricco nobile ,della Russia, ricco di cinquecento servi e di dieci .figli, amministrava lui stesso le sue terre, alle quali aveva aggiunto un cotonificio che, bisogna dire, non gli rendeva molto. Bakunin era nato nel 1814, aveva perciò undici anni quando la no– biltà russa fece contro lo Zar la sua ultima fronda, la rivolta dei òekam– hristi. Sua madre era parente dei {Muraviev, ribe1li, dei quali uno fu im– piccato, altri tre condannati ai lavori forzati a vita, e due infine, ai lavori forzati temporanei ed alJa deportazione nelle colonie penitenziarie. Un aL tro membro della famiglia, meno glorioso, era quel Muraviev che si è reso celebre come boia della Polonia. Quando Michele ebbe raggiunto l'età di quattordici anni, suo padre l'inviò .alla scuola d'artiglieria di Pietroburgo perchè un giorno potesse 475

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