Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

e'-'-ere i.::olato e fìniva per e'-~cre richiamato. Le elezioni truccai" davano sempre la vittoria ai « francofili >>, J'apparato amministrativo era intera– mente nelle mani dei coloni; Ja polizia devota agli ambienti politicanti lo– t•ali; le ((clientele >i mussulmane, mantenute artificialmente, beneficiavano llella loro obbedienza servile. ln qualche anno i portenaires sono cambiati e le loro opinjoni sono sta– te ~oqlassate dagli avven..imcnti. ll risveglio arabo proclamato al Cairo, realizzato a Damasco, trasformava la passivitil delle masse nord-africane. La detadenza francese visibile e sensibile, incoraggiava le rivendicazioni. Le tergiversazioni, le False promesse del governo francese stancavano ~li arabi ravorevoli alle trattative. La rivolta in Tunisia, la rcsistenui al Marocco moslravano clu: l'audacia aveva il suo valore. Lo stesso analfabetismo, la piaga del colonialismo, diventava aJleato del nazionalismo algerino: se la stampa non era letta da nessun fellaghas, da nessun operaio della città, le radio arabe, urrivuvano, con la parola, ai mussulmani dei piì1 piccoli bor– ghi. L'arresto, l'interdizione cli soggiorno, l'esilio dei lcaders nazionalisti, spinge,•ano gli autonomisti all'azione violenta. Privando della liberlà i capi nazionalisti, mettendo da parte i militanti algerini partigiani della c:001>erazioue, la Francia si privava « di inlerlocutori validi » e si trova,,a imvrovvisamen1c di fronte alle folle indignate o in rivolta. ~ello slesso tempo i clans colonialisti francesi d'Algeria si sentivano iiiolati, perchè l'opinione pubblica metropolitana, poco interessata ai pro. blt'mi d'oltre•mnrc, non so:iten.eva una politica di forza che bisognava uli• men1are con !"invio di contingenti, di soldati, di reclute. In tuui g.li am– bit"'nti. in tutti i settori sociali, la rottura scoppiava tra delegati francesi provenienti dall'Africa del Nord ed, i delegati metro1)olitani. Anche nei Congressi operai sindacali, il linguaggio dei rappresentanti dei funzionari, Habiliti in Algeria o ad Ornn, era completamente diverso cla quello dei de– legati operai che vivevano in Francia. Era necessario, 1>erle tendenze co– lonialiste che rappresentavano i privilegi in Algeria, fare de) bluff, fare appello alle molli rallentale clell'Jmpcro, clelJ'Unione Francese, della Na. zione, con la s1>eranza di conservare le vecchie situazioni con l'appoggio di Parigi. Fino ad oggi, in cui il movimento Pujadista è chiamato in rin– forzo. I mus3ulmani deWAfrica del Nord hanno coscienza di a1>partenere ad un movimento che sorge dal profondo dei popoli colonizzati, che strari1rn e si abbatte sui vecchi Stati d'Europa. I francesi d'Algeria hanno paura, temono di essere massacrati o per lo meno di dovere C8iliarsi da una terra occu1>ata giil eia tre o quattro generazioni, se l'uguaglianza dei diritti è riconosciuta a tutti gli abitanti. Queste sono le due passioni dominanti che rendono in questo momento l'Algeria febbricilante. Qnali sono gli elementi di base della realtà? Ci sono nove milioni di algerini che corn1lrcndono otto milioni di mus• sulmani cd un milione di europei. La popolazione mussulmana cresce con 521

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