Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

imputati dalla imputnzione loro ascrillu in rn/Jrirn, perd,e il fatto 110n co– stituisce reato. Gli autori dell'opuscolo sict nell'cwvertenza come r,mi e li,. nel testo (vedi per es. a pag. 38 là dove si parla della 1< astinenza>)) osano tirare in ballo anche ht Chiesa Cattolirn e il Santo Padre per coni:alidare dal punto di vista religio-5<)la teoria da e.~si propu.gnata. Nou mi soffermo a dimo– strare l'incomprensione, da. parte dei due scrittori, dei documenti pontifici e della morale della. Chiesa cattolica in materia di limiwzione delle na– scite: tntti sanno che nè il Santo Padre nè fo Chie!iu docent.e hanno mai m1un·izzato i coniugi ad andare contro il coma11dame11to da Dio dato <1lla prima coppia: 1c Crescite e multiplicami )>. Tutti sanno pure che la Chiesa mnmette, in determinati casi, quando esistono seri e ~ravi motivi, e/re i- • cmiiugi debbano astenersi o pO.'ìsono limit11re l'adempimento dei doveri rnniugali ai wsidetti- periodi infecondi delfo donna; il che ,:. ben diverso, an:.itutto all'opposto, da <Jnello che sostengono gli autori, facendo aperta proJJaga11dadi veri e propri mezzi antifecondativi, quali, ad esempio, i pes.:ari vaginali. i tam.poni, i preservativi, la gelatina .:permiàda, ecc. (vedi pugg. 4]-43-46-51 e seguenti). Non posso credere dte l'opuscolo in parola ,,;il, il medesimo hl base al quale fu pro11tmriata la sentenza cli assoluzio,ie del Tribunale cli Napoli. E perciò, in tale dubbio, mi permetto di denunciare alla Ecc.:.a V. Ili.ma. l'opuscolo del quale allego copia, rilevando in esso una aperta violnzione dello lirl .• 112 della Legge di P.S. e dell'art. 2 del Decreto Legislativo 31 Maggio 1946 n. 561. Dato poi il travissimo danno morale che l'opu..~colo incriminato può fare, come anzi certamente fa., nella massa del pubblico e specialmente tra. le persone dei due sessi poco colte e moralmente poco preparate, rav– viso l'opport.1mità che ne venga da V.E. Ili.ma ordinato il sequestro pre– ventivo a sensi del succiuao ari. 2 del Decreto n. 561 in data 31 maggio 1946. Prego la Ecc. V. lll.ma di voler gradire l'espressione della mia. rispet– tosa devozione e del mio incondizionato ossequio. F.to Or. CAMERA DE ASARTA 2 - LA REQUISIIORIA DEL P. M. Il P.M. Visti gli atti a carjco di: Zaccaria Cesare Ca/e/fì Giovanna Tassinari, Giorgio IMPUTATI del reato di cui agli artt. llO e 553 C.P. per avere in concorso tra loro, i primi due scritto e il terzo pubblicato quale titolare <leJla casa editrice

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