Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

pel·chc poste in giusla luce dal For• tunato. Ouesti due saggi, eondotti con se– ri(';i1 di intenti e di propositi, non sono tultavia ancora riusciti a pre– sentarci nella sua giusta luce il vero Giu111ino Fortunato, diverso a no– stro 1,tiudizio da quello che, specie in questi ultimi anni, ci è stato mo– stralo ,·ome il rappresentante piìi qualdìeato di una borghesia illumi– nata la quale avrebbe <·oslantemen– le mantenuto un atteggiamcnlo de– (·isamcnte ostile a quello stato di fatto t•hf' consente ai grossi agrari cd ai ricchi capitalisti di esercitare il pro1>rio strapotere ai danni delle forze lavoratrici. Gius1iuo Fortunato fu indubbia- 1111•111e un profondo conoscitore dei bisOf!»i e delle nccessiti1 delle popo– lazioni meridionali ed un critico a– f'uto e brillante degli atteggiamenti e della mentalità della classe diri– ~ente del suo tempo, alla quale giu– stamenlc attribuiva uno sC'arso sen- 80 morale. Molte sue pagine sono ancora at– tuali, 1>ossonoancora Of!gi essere te– nute presenti, dato che la strnuura ccono01ico-sociale del nostro Paese non C sostanzialmente diversa da quella che era al tempo in cui Giu• stino Fortunato indirizzava le sue letLere agli elettori del f·ollcgio di l\.1eHì. 5 Tuttavia, non ci sentiamo di condividere interamente il giudizio che della sua opera di politico con· tinuano a dare coloro che si dedi. cano allo studio ed alla interpreta– zione della sua dottrina. ~on basta, a nostro avviso, aver 1 E. TArn.u.cozzo, AttuolitlÌ di Giustirw For1u11ato, in Con1rocorren1e, voi. X, n. 10, B-0•1011, aprile 1949. denunziato la debolezza della da!'• se dirigente e richiamato l'attenzio– ne del Paese sulla infcrioritit socia– le, oltre che economica, del Mezzo– giorno d'Italia e sulla necessità di affrontare e risolvere la così del.la Qucs1ione Meridionale, nè avere af– fermato che nella miseria del Mez– zogiorno è da ravvisarsi I' ostacolo pii1 serio alla efTeltiva unità nazio-– nalc, per [are di uno s<'rittore e di un uomo politico del h'm1>erament.o di Giuslino Fortunato l'esponente o. ('Ome vogliono alcuni, l'antesi– gnano di mia determinala corrente ,,olitica. Bf'n altro ci vuole. Ci vuole, a nostro avviso, una 111cntaliti1 una educazione un fine ben dclcrminati per fare di m1 uo– mo politico o un conservatore re– trogrado o un progressista illumi– nato. Se ci riporliamo, attraverso la Jet• tura dei suoi scritti, alla educazio– ne cd alla mentalità del Fortunato ed nl fine che egli si era prefisso quale appare dalla sua complessa opera di scrittore e di politico, sia– mo portati a chiederci !'e Giustfoo Fortunato sia stato veramente e nel vero si~ni.ficato della parola un bor– ghese illuminalo, cioè se non è di– verso da que11o fino nel ora cono. sciuto il vero Gius1ino Fortunato. Una attenta leuura dei suoi scrit- 1i ci pone indubbiamente di fronte ad uno scrittore dotato di profonda cultura, e ci entusiasma e ci avvin– ce la coraggiosa posizione che egli assunse di fronte al malcostume ed alla superficialità con la quale la classe dirigente meridionale affron– tava i propri problemi. Questa attenta lettura, però, ci (a 503

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