Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956
mettere ai nuovi strati proletari la loro a$ccnsione ,·erso rari-,tocrazia del lavoro. Bakunin <·Om()rese che Je sue forze non bastavano piì1 in quella silua. :r.ione nuova. Si coneiderava come un velerano della rivoluzione; il suo so– gno sarebbe stato d1 morire nel turbine di una grande sommossa. Si può dire che nel 1873 l'attività politica di Bakm1i11 era giunla alla fine. Il resto dei ouoi giorni, fu Mra,·ato dai dispiaceri e dalle preoc~upa– zioni. Egli prese parte ancora un'ultima volta, nel 1874, ai preparativi di un tentativo di insurrezione soffocata prima di nascere a Bologna. E non era pili spinto, come in altri tempi, dall'amore gioioso d<'lla lotta: non ~,otendo più vivere cercava di morire su una barricata. Non potè r(' ali:r.zare quel desiderio. Soccombe,•a :.d una rri::.i di nremia il primo luglio 1876 a Berna. FRITZ BRUPUACKER 1 da: Temoins, a. lll, n. 10-11, autunno-inverno 1955-56. 1 Fritz Bru1>baeker (1874-1945), un medico di Zurigo, è staio uno dei testimoni J)iÌI si;mifica1i,·i del nostro tc1111>0. Socialisrn fin dalla giovane etù, egli incontrò tlelle cliffi– co!iù dic 1iiù lardi l'oppos('ro ,;urccs,;ivamente alla Seronda e poi alla Terza Jntcrna. zionale - fu esdtuo Ja una nel 1913 e dall'altra nel 1932 - dovute alla su11 costante volonlii di escludere dalla sua azione i takoli puramentt politici; di non subordinare i fini ai mezzi e dalla sua preoccupazione Ji costruire la libertà nella giustizia. Drnpbacker fu, infatti, un filosofo (e nello !lel!iS0tempo un militanle) se non anar– thìco almeno anarchizuinle. Fu amico di James Guillaumc, ammiratore di Bakunin e s'egli adonò il metodo marxista là dove gli sembrava valido, fu però sempre preoccupalo di comballcrc costan1crnc111e la 1endcnza autoritaria cd anche tirannica di coloro che ne fanno un sislermt. Fu molto in contatto con il sindacalismo francese drlla grande epoca, in contatto, 11011 meno strcllo, d'ahra parte, con la realtì1 russa - si sposò tre volte e sempre con delle russe - viaggiò molto in Russia al tempo degli Zar e dopo la Rivoluzione. Ila lascialo delle numerose opere in cui ]o spirito degli Enciclo11cdisli si sposa con l'influenza di l\Iarx, umanizzala da quella di Bakunin. Oltre alla ,ma notevole- e sferzante raccolta di aforismi, segnaliamo un libro capitale su « '.Marx e Bakuninc ,, (1913), di cui l'Iniroduzionc alla « Confessione n di Bnkunin rap1>resenta, sollo una forma condensata, l'approfondimento -; (< Soixantc ans d'cresic ,, le sue memorie (1935), ed uno studio cli primo ordine su Jules Vallcs che finora è stato puhblicato solo in francese nella scelta dei tcs1i brupbackcriani « Soeialismc et Libcr1é » uscili nel 1955 (La Ba<"onnihc, Neuchiì1el) a cura di J. P. Samson, <:on una prefazione del sindacalista Monatte ed uno sludio di François Bondy. Lo serino di Bru1~barker che pubblichiamo in questo numero, vide la prima volta la luce in francese insieme alla «Confessione,, di Bakunin (che i bolscevichi avevano 1rova1a negli archivi imp:.-riali della Hussia) nelle edil.ioni Rieder, nel 1922. Ma il libro venne dis1ru110 dai tedesd1i durante la loro occupazione della Francia. Per manc:mza di s11azio 11011 trovò 11os101~clln rai•colta degli scritti di Brupbacker « Soeialismc et liberté n e solo recentemente \'Crtne vuhblicata da Tcmoins, un'interessante rivista che si pubblica a Zurigo di cui è direttore J. P. Samson (al <1trnledobbiamo la presente nota su F. B.) cd ha fra i ~uoi collaboralori, oltre al nostro compagno e collaboratore A. Prunicr, A. Camus cll ahri liberlari del nu~lro tc1111)0.
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