Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

4 - Che questo rimorso sia espresso in modo così bri1lante e con un grande accento di verità, si spiega certamente con il temperamento imma– ginativo di Bakunin, che scrivendo, era penetrato a fondo nel ruolo che si era scelto per arrivare ai suoi fini. 5 - ,Questo pentimento, così inimitabilmente simulato, doveva ugual– mente permettere a lBakunin di dire sulla •Russia certe verità che Nicola I non ne aveva mai certamente ascoltate di simili, nè prima nè dopo. Il ma– scheramento di queste verità con la forma scelta da Bakunin, doveva co– stringere lo Zar ad accordare loro la migliore accoglienza possibile. 6 - Bakunin non ha per niente modificato le sue opinioni rivoluzio. narie, come lo dimostra la lettera che egli riusci a far giungere a sua so– rella Tatiana durante il suo imprigionamento, e della quale riproduciamo il passo essenziale: <<••• Voi comprenderete, io lo spero, che ogni uomo che si rispetti un poco deve preferire la più crudele morte a questa lenta disonorevole ago– nia. Ah! miei cari amici, credetelo pure, ogni morte è preferibile all'iso– lamento tanto consigliato dai filantropi americani. Perchè ho atteso così tanto? 1 E ehi lo dirà? voi non sapete quanto la speranza sia tenace nel euore degli uomini. Quale? mi domanderete voi. Quella di poter ricomin• ciare quello che mi ha condotto qui, soltanto con più ... (illeggibile) e più previdenza, forse, perchè la prigione ha avuto questo di buono, per me, che mi ha ,dato il tempo e l'abitud.ine di riflettere, ha per così dire solidi– Jìcato il mio spirito; ma es.,:;a non ha cambiato niente dei miei vecchi ien– timenti, wizi li ha resi più ardenti, più <is$olutiche mai e d'ora in poi ciò che mi resta da vivere si riassume in una sola parola: la Ubertà )) 2 • Il bolscevico •Polonsky ammette interamente che J'umiltà di Bakunin rappresenti una finzione. Or.a, dal punto di vista bolscevico, il fine giu– stifica i mezzi e, perciò Uakunin si trova, da questo punto di vista, com– pletamente giustificato. Cosi, per un sincero bolscevico, la « Confessione » di Bakunin non potrebbe mai costituire un capo di accusa. Un solo punto di vista esigerebbe che si condannasse Bakunin, il punto di vista secondo cui l'uomo non deve mentire, anche se vi è costretto dalla più grande necessità. Ma tale punto di vista, secondo noi, non è mai stato seriamente adottato da nessun politico, sopratutto quando si tratta di giu– sti ficare una personalità politica. Ora, fino ad un certo punto, Bakunin è anch'esso una personalità po• Jitica e, per conseguenza, noi pùre non dobbiamo ammettere che la verità costituisca il supremo criterio al quale conviene sottomettersi. Tutta la vita posteriore di Bakunin ha dimostrato che egli non aveva dimenticato le sue -idee rivoluzionarie. Dopo la sua mcit:1 di rnigione, ed ancor più dopo la 1 per suicidahli. 2 KORNII.OWW. Wanderjaltre Baku11i11. I. Il, pag. -193. L',orii;iraalc della leucra è in francese. 486

RkJQdWJsaXNoZXIy