Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956
contadini. .Nonostante gli smarrimenti e tutte le bassezze, la sua fede ri\'o– luzionaria si era fortificata ed era lungi dalla disperazione: egJi vedeva il vecchio mondo avvicinarsi alla sua distruzione, Considerava con supremo disprezzo il cretinismo dei parlamentari, l'Assemblea Costituente e tutte le altre mascherature pseudo-rivoluzionarie. :Non aveva fede che nell'urto delle masse proletarie e contadine. « La tempesta e la vita » egli g_rida « ecco ciò di cui noi abbiamo bi– sogno, un mondo nuovo, senza leggi e, per conseguenza, libero ». Ovunque, egli continuò il suo lavoro di agitatore, accendendo le pas– sioni, organizzando ]a lotta. Le sue sofferenze personali stimolarono ancor più il suo vigore politico. La sua continua miseria, la rinnovata insistenza della calunnia tendente a farlo passare per wi agente provocatore russo, non spezzarono affatto la forza di quest'uomo; viceversa, egli se ne ritrovò rinforzato nella sua volontà di vincere un mondo mostruoso - o di distrug– ger1o. Egli lavorava con tedeschi, polacchi, cechi. Ritornato a Berlino vi ritrovò Marx, Stirner, ed anche altri. Espulso dalla Prussia e poi da Ore– sda, trovò un asilo nell'Anha1t, che era ancora « rossa ». E' di là che scrisse il suo « Appello agli Slavi », in cui mette in guardia i suoi fratelli di san– gue contro il nazionalismo e i nazionalisti, incitandoli a distruggere gli Stati russo, austriaco, prussiano e turco, mostrando loro la necessità di una azione comune con i rivoluzionari tedeschi e magiari. 1Lavora per prepa– rare un'azione, per quanto possibile simultanea, dei rivoluzionari di tulli i paesi. I suoi piani di quel tempo, scrive iPolonsky, testimoniano un'ammi– revole e profonda comprensione del meccanismo della rivoluzione. Egli progettava, per la Boemia, una rivolta radicale e decisiva che, anche se vinta, avrebbe sconvolto tulto. Tutti i nobili, tutti gli ecclesiastici, tutti i feudatari dovevano essere cacciati; tutti i beni dovevano essere confiscati e una parte di questi sarebbe stata divisa tra Lulti i contadini poveri e ]'al– tra sarebbe stata impiegata a coprire le spe.sc della rivoluzione. Tutti i ca– stelJi dovevano essere distrutti, tutti i tribunali soppressi, tutti i processi di Stato sospesi, tutte le ipoteche e tutti i dt>hiti al di sopra di mille fiorini annuHati. Una simile rivoluzione avrebbe reso im1lossibile ogni tentativo di restaurazione, anche se fosse tentato da una reazione vittoriosa, ed avrebbe ugualmente servito da esempio ai rivoluzionari tedeschi. La Boe– mia doveva essere trasformata in un campo rivoluzionario, dal quale sa– rebbe partila l'offensiva scatenata dalla rivoluzione in tutti i paesi, offen– siva .alla quale si sarebbero aggiunti tutti gli altri rivoluzionari. Si sarebbe creato a Praga un g"Overno rivoluzionario che disponesse di poteri dittato– riali illimitati e sarebbe stato assistito da un piccolo numero di specialisti. I club, i giornali, le ntaniCestazioni sarebbero stati proibiti, i giovani ri– voluzionari sarebbero stati inviali nei paesi per larvi dell'agitazione e creare un'organizzazione militare e rivoluzionaria, Tutti i disoccupati dovevano essere armati ed arruolati in un eser– cito « rosso>> e comandati da ex-ufficiaJi e sotto•uffìciali polacchi e au– striaci. Tutte ]e vecchie istituzioni, tutte le vecchie norme della vita so. ciale sarebbero state annullate. 481
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