Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956
Il governo svizzero, o più esallamente il governo di Zurigo, l'aveva denunciato come rivoluzionario allo Zar, e quindi Bakunin fu condannato in contumacia nel 1848, alla perdita di tutti i suoi beni e alla deportazione in Siberia. Al suo arrivo a JParigi, Bakunin era già rivoluzionario in politica. Per la realizzazione del suo ideale filosofico, egli contava sulla forza distruttiva della classe politicamente ed economicamente oppressa. La miseria gene– rata dalla classe dominante dovev.a, così. egli credeva e cosi la pensava d'altra parte tutta la sinistra heghclliana, creare tra gli oppressi uno stato di spirito tale da non 1asciare loro necessariamente altra via che quella di esplodere e di annientare cosi tutta ]'intera società. Ed ecco percl:tè Bakunin era sinceramente dalla parte degli oppressi. Li am{lva perchè rappresentavano ai suoi occhi una for1.a di distruzione. Li amava nella stessa misura con cui essi stessi odiavano la classe dominante. A Parigi, Bakunin foce la conoscenza di Considérant, Lamennais, Fio– con, J.,ouis Blanc, George Saud e di molte alt.re personaJità. tMa l'uomo che fre<1uentò di più [u .ProudJ1on che egli t.mava molto. !Marx ra ugualmente parie delle relazioni parigine di Bakunin. Nonostante tulle <1ueste relazioni egli si sentiva isolato a [Parigi. Inol– tre la sua situazione economica era disastrosa, come del resto lo fu durante tuua la sua vita. Leggeva molto, sopratutto di storia, di matematica, di opere statistiche e di economia e ben presto visse molto solo. Rivoluziona– rio, non aveva dei compagni d'idea tra i suoi compatrioti che vivevano al– l'estero e che erano, d'altra parte, molto rari, Gli emigrati di tutti gli altri paesi erano, sotto <1uesto rispetto, 1>iùfortunati di Bakunin. Egli era allora il solo russo rivoluzionario, il primo russo che innalzò la bandiera rossa. L'innalzò pubblicamente il 29 novembre 1847, in un discorso pronunciato davanti ai polacchi che J'avevano invitato ad una Cestacommemorath•a della loro insurrezione del 1831. Questo discorso pubblicato in tedesco con i1 titolo Russla,ad wie es wir– k/ich ist (La Russia qual'è in realtà) fece un'impressione fulminante negli ambienti russi ufficiali di 'Parigi. L' ambasciatore della Russia domandò l'espulsione immediata di .Bakunin dal territorio francese. L'ambasciata, inoltre, fece diffondere ]a voce che J3akunin era un agente provocatore del governo russo, ricercato e condannato per furto nel suo paese. Gli uomini credono facilmente alla bassezza: queste voci banno avuto pili eco che l'ope– ra stessa di Bakunin; non cessarono di seguirlo per tutta la sua esistenza. Questa calunnia, accolta con compiacenza da tutti i suoi a,,versari, ha con– tinuato il suo cammino lino ai tempi più recenti. Da Parigi, Bakunin raggiunse DrnxeUes. Vi trovò Marx ed il suo am– biente. Nessun avvicinamento ci fu tra Marx e Bakunio. ll programma di Marx era il « '.ManiCesto Comunista » e la sola classe nella <Jnale credèva era il IJroleturiato. Il programma di llakunin era il suo discorso ai polac– chi. Egli Jouava per la liberazione di tutti gli oppressi, mn innauzitulto per Ja libertà dei popoli slavi. Engcls, cl'al!ra parte, in una /etlaa del 6 settembre 184<i, ;H'cva scritto 477
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