Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956
posi::iollf: (cioè di uno che eta fa. ,•ore,•o1e. che ue constatava la impos– sibilità materiale) rispo11det10: mio 110,1, bllsta, ce ne voglio110due. In tal modo ponevo il problema dei mezzi e tutti capivano che mancava tutto, anche 1>eruno. Jlfa... l'entusiasmo, non lo co,1tate? L'entusiasmo infatti 11alellssni, per «durare», malgrado lllttc le avversità, a fare quel poco che si 7mò far<•;vale a creare il pon. te sul fiume, se il fiume c'è (abuso forse di que5ta immagine?) n.on. a ftt• re il fiume; se il fiume non c'è. /,'articolo di //,t[ efon.so , va riletto dalla. fine in. srì, dopo la prima let– ture, rPgolare. Ecco un handicap, dice in. chiu– sura Jl<lcfonso: mancano i danari. Ci. ,'fiamo. E accanto tut' tt/tra os– serva::ionc chiaroveggente: la posi– zione <li chi è in esilio e vuol fa– re. E la posi:ione di altri che .sono alle prese con" la ricostruzione o il 11wntcni111emodelle for:::.eflMtre al– l'interno, dopo decenni. di rea:io,ie e di devasta:ione bellica. E vede le ,lifficollà degli accordi e degli. ele– menti corroboranti attorno n sè e no,i, si c,ccorgc ncmmc,io, 11eresempio, e non lw il temJ>o e la J>resen:a spi– rituale di accorgersi, quali siano sta. re ,csauamente (per esempio) le e– spressioni oratorie del Conveg1t-0di Livomv sul problema lnterna:iona– lP. quwulo tmua. è .la fatica di tene– re presente ogni altra cosa cli Con– vcg,ri loccili in cui anche r,, si deci– de più di quel che si può f<!.rc e al– la fine ci .si accorge che quel che conta è /' a:io11e locale dei gru,ppi. Del gr11,ppo nel SILO raggio di a:ioTJ,e nel.la .sua ca1xtcità di tendere lii nw– no llll'intomo al gruppo (ai gruppi) viciniori. Quel <;!teconfa insomma è la oolontà di non sgomitolare quel />OCO che agisce con criteri di coe– ren::a e di. serietà all'intorno. Vede– re con, occhi realistici le difficoltà interne di un movimento è appena 1>0ssibile a quelli del luogo e molto di.ffìcile a. quelli /ontani (vedi di/fi· coltà. nostrn tra Nord e Sud) anche se ·ehtìlSÌ<tsm.atida pas.seggeri contat– ti. E se Jldefonso riesce a vedere, non senza una certa chiare::a, le cose inerenti alla .situazione italiana, può dar.si che sia anche per i suoi non in.. frequenti contatti co,,, i compagni di Volontà, nei loro passaggi ,la Parigi. che non po.s.sono e.ssere che proficui. Ma quando Ildefonso conchiude il suo articolo al modo che abbiamo eletto, dove se ne va tutto lo spu– mame ciel suo en.Jusiosmo iniziale? D0110 se ne va. ln critica tra la po– si:ione ,Lella base e quella della, non base sui problemi internazionali.? Quando all'infuori del servi.:io cli « informa:ioni » che cerclaiamo <li riportare da ogni fo,11c sui giornali (facendoci ricercatori n.oi steHi cli dati informativi) nessuno, della co. sicb>tta base, ,aè della cosidetta non IH1se (quale J>Oi?)sn di più, fa èlt più, può fare di pi1ì; quando non crediamo che in realtà non necessiti una int.emazio,wlc lii pirì. Ecco l'altro aspello del problema. Orga11i::zatoride/Ja S/>CCie di cui fa cemi.o Ildefonso, di quelli che fanno prima la frittata e poi cercano le uo– va, po.s.sono benis1imo trovare pos– sibile, 11eces.sario, indispensabile, co– me coucli::ione sine qua non, di vita per l'anarchismo, di avere la. loro [ntèrnaziouale. Verifica delle dele. ghe, Comitato dirett.ivo, ecc. Ma - a porte il lato decorativo - anche que-
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