Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956
chismo si registrano fatti in cui• si trovano di fronte queste due corren– ti che in generale rimangono su po– sizioni estremiste irriconciliabili. Posizioni che sembrano giustificare la <1ualifica che gli uni e gli altri si attribuiscono: « antiorganizzatori » jlCr gli uni, « centralisti » cd anche << autoritari » per gli ahri. Il desiderio elci compagni spagnoli che abbiamo ci1ato più so1lra, in– cila alla riflessione. Se gli uni e gli ahri e tutti ci consideriamo anar– chici, perchè non trovare un punto jn comune che permetta di aUer– murci in un « gomito a gomito » fraterno e sii.molatore? Perchè non dobbiamo arrivare al rispetto comu– ne delle opinioni che, per <1uanto 1ntticamcnte diverse, tendono a com– penetrarsi nel fine comune? J:: una realt.~ che « l'individuali– smo antiorgaoizzatore » uon esiste 1>il1che come tendenza di opposi– zione. 'on c'è individualista che non co:itituisca il q suo gruppo », che non cerchi di fondare il « suo orga– no ,1, che non cerchi l'appoggio di altri per realizzare la « sua opera», che non intenda far opera di prose- Jitismo. · 1n fondo, il problema non è da porsi come un duello eterno tra or– ganizzatori e antiorganizutori. Ciò che è necessario è di arrivare ad w1 comune rispetto delle di.verse forme di orgaui:za:ioni che si manifestano eotto diverse <1ualifìche. -Ognuna di esso corrisponde ad un'esperienza diversa, varia. Perchè norl'aobbia– mo rispettare questa realtà aiutan·do a creare un ambiente di comprensio. ne, di fraternità, di solidarietà? Q11ali sono le organizzazioni o i gruppi anarchici che maggiormente chiedono un Co11sre"o llllcrna:io– nale? Talvolta. sembra una parodia, ma la realtà è che i 1110\'imcnti che sono più interessati alla realizzazione del C.A.I. e che lo considerano come una necessità impellente, sono quelli che si trovano in situazioni s1>eciali di emergenza., in esilio, perseguitati o sollo la dittatura. La proposta iniziale del C.A.1. parti dal .Movimento Spagnolo in esilio. Fin dal 19-14, il Movimento Spagnolo iniziò un prooesso regola– re di relazioni di lipo internazionale che concluse con la costituzione di una Commissione pro-Congresso. Questa si convertì in Segretariato Provvisorio delle Relazioni Inter. nazionali (S. J>. n. I.) che faOO\'a le veci dell'attuale Commissione di Re– lazio1ti lnter11a;:io11ali Anarchiche (C.R.I.A.). Ecco, secondo l'ordine di interes– samento entusiasta, i movimenti che hanno risposto afferirl'aiivamente: bulgaro, argentino (prima della ca• duta di Péron), tedesco, giapponese, e coreano. Altri movimenti che non possono vartecipare tlCr situazioni speciali e diCfìcili, ma che hanno ac• colto con entusiasmo J' iniziati\'a, sono: Cuba, Cile, Uraguay, Messi– co. Ugualmente entusiasti sono i pic– coli gruppi del Brasile e della Bo– li,•ia, sopratutto della Bolivia dove esiste 1m gruppo che svolge un'at– tività internazionale esemplare. Si sta svegliando attualmente un inie– resse nei paesi anglo-sassoni: « Free. dom » e « Mau, » cooperano eCfica• cemente alla diffusione di notizie 447
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