Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956
condo il suo gusto personale la piazza del Municipio. Una piazza severa, aperta verso il mare su un. castello med~vale grigio e ma.uiccio, poievo apparire anacronistica ai cafoni stranieri che si lascian mettere in. testa un'immagine d'Italia fatta di sottane a colori e di fiori e di canzoni. Dun• que, sotto. Ecco il sindaco invita i ciuadini, sui giornali locali, a.dar idee per la miglior sistemazione della piazza. E subito dopo, mentre probabilmente ·v'era. chi tra i cittadini pensava di sottoporre proposte, fa. di colpo sra• dicare rutti i lecci. Non sono accaduti tumulti. Probabilmente nemmeno residuano nel po• polo, anche nelle persone clre si sono sentite offese da. un simile metodo, sdegni profondi e diff11si. Un. poco di tempo laverà tutl.Q. Davvero il ventennio ha /atto di gomma. la nostra spina. dorsale. Tutti sanno che le ferrovie italiane non riescono nemmeno ad avvici• na,·si ad "" bifo,rcio rtttivo. C,:ntinaia di miliare/i all'anno sono dissipati attraverso una pessima gestione, il bilancio è sempre deficilario - mentre in t.utti i paesi, 1,iù o meno, le ferrovie riescono a quadrare i loro conti. Ragioni moltissime: ma aUa radice di esse una ragione sola, la inge• renza. dello Stato. E due saggi bastano a darne un'idea. Vi son molte ferrovie locali che è antieconomico esercire, che si po• trebbero sostiwi.re con servizi automobilistici. In Inghilterra, tremila chi• lometri di queste specie di ferrovie sono stati chiusi al tra/fico. Da 11oi, è stato calcolato e/te se si abbandonassero, lasciando tutti gli impi<mti come /errot:ccchio, e trasportando gratis gente e merci con automobili, si avreb• be sempre un risparmio sul passivo attuale. Ma appena se ne parl,a saltan su i deputati locali, che devono difendere « l'occupazione >l, che devono difendere « gli interessi della regione >l, ccc. E non se ne fa nulla, per non turbare le acque elettorali. La piaga dei biglietti gratuiti, per cui mentre in lii classe ed in. Il classe tutti pagano il biglietto, può dirsi, nella I classe forse nove decimi dei passeggeri ·viaggiano grat.is , per concessione gra.ziosa dello Stato. E di recente ... e ne sono occupati i nostri legislatori. In sede di commissione, hanno esaminato a fondo il problenw. È venuto in chiaro che v'erano già in giro tante carte di libera circolazione (ai Pezzi Crossi., in I classe} per il valore di. 14 miliardi di. lire. 1-Jmmo discusso, con una rara concordia d'intenti: dai deputati PCI a. quelli MSI, tutti fermamente decisi a miglio– rare la situazione. Cioè, a trovare in quali modi si potesse «favorire» qualcun altro, sia. tra i depwaii e senatori sia tra le alt.re Persone Impor– tanti dellci naziorie. Così s'è aggitmto i loro congiunti (fino al c1uarto gra. do), altri gruppi di pensionati ex grossi burocrati, ecc. - con che l'onere delle ferrovie divented,. dell'ordine di 20 miliardi. Ed anche gli ex mini– stri fascisti gli ex consiglieri nazionali ecc. hanno la loro tessera di libera circolazione. DEFICIT è una parola grossa, che si dovrebbe stampare sui frontoni di tutti i pala.z.zi in cui lo Stato italiano pretende di (( ammini– strare» la« cosa pubblica)), memrc 11011 fa che ll,estirc zli intcrossi cli clien• 406
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