Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956

.5mo », non sarebbe affatto strano un siffatto risultato. Basta immaginare un momento, da ciò che se n'è potu. to veder riprodotto, la condizione delle art.i figurative in Ruseia, oggi od almeno fino a ieri sera: « reali– smo )) 1 pedestre, uniforme, proprio opere ((alla maniera prcscriua dai Signori » - se anche si può contare che, non elogiati uè pubblicati, vi uran pure degli eretici, (>Oichèvi son uomini e donne vivi. Di recente ho riletta l'introduzione di Maxime [,e Roy al Pascal di Sain– tc.Bem•e1. Che invettive mordaci contro i « sistematori » di i.Pasca!, che han riordinati i suoi scritti per 1>reseniarlo come un genio monoliti– co, di voltn in volta secondo ognuno di loro romantico o scettico, o gian– senista o cattolico o protestante, o filosofo cristiano, e <1uant'altre cose ancora tutte d'un pezzo - mentre Pascal era « umano », cioè un gran– d·uo1uo, ma insieme di contraddi– zioni anche lui come tutti, in una condizione che per essere piena ri– chiede la molteplicità e l'imperfe– zione e l'incompiutezza, le mille a– perture delle deficienze personali che nei contatti con altre persone si colmano. E come Le Roy chiaramen– te addita ltt via per cui Sainte-Deuve ha penetrato il segreto di Pascal: cercandone il segreto psicologico, non solo nei libri nei manoscritti nia negli aneddoti della sua vita nelle memorie dei congiunti, in tutto ciò che esprime comunque gli ttspetti momentanei in cui ognu– no di noi si rivela. Come egli sfor– za con le parole di S. B. l'opera de- 1 S.u:,,,-nt-0•:,·uE, Pori Royal, Gallimard, Pari,, 19S•l,vol. Il, pag. 7-31. gli eruditi che hanno preteso, ad es., di organizzare con lor criteri, come « Penséc& ,. di Pascal i fogliet– ti sparsi su cui P88C8.I prendeva via via appunti. Essi han cercato in tan– ti modi di ricostruire a lor arbitrio, seppur sempre logicamente, il pia– no dell'opera appena appena conce– pita, che avrebbe richiesto, l'ha det– to lo stesso Pascal, altri dieci anni di lavoro per giungere a costituirsi, e certo per via sarebbe divenuta ben altro che la sommaria idea dell'av– vio. Senza rendersi conto, i « rico– struttori » dei pensieri di Pascal, che solo nel disordine originttle i suoi ttppunti avevano il loro pieno significato. Devo tuttavia ringraziare, in con– clusione, gli specialisti che orga– nizzano per noi profani le mostre. Senza questa raccoha di Amster– dam, che ha richiesto dagli specia- 1.isti un lavoro immenso ed appas– sionato, io non mi sarei forse mai reso conto così nettamente di quan– ti mai artisti del secolo susseguito al Rinascimento ne portall8ero anco– ra alto l'essenziale motivo della per– sonalità operante, pittori scultori incisori capaci di costniire col loro lavoro opere in cui ognun d'essi ri– vive per sè, non conluso in un eser– cito. Ma resto in guardia contro le ge– neralizzazioni di quegli stessi spe– ci:alisti, <1uandosi tramuta.no - pri– gionieri di fantasmi logici di lor pro– pria Cattura - in architetti di ca– selle. Chi volesse considerarli, per dar– ne una classificazione intellettuale, come produttori-di-generalizzazioni, si ritroverebbe a rinchiuderli nella 421

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