Volontà - anno IX - n.7- 1 dicembre 1955
non è neeessario che si vada alla ricerca di obiettivi artificiali ». Se Sauli avrà il coraggio di wiluppare il suo pensiero, dovrà ulteriormente chiarire questo suo conceuo, che lo pone non solo contro la burocratizzazione sin– dacale, ma anche contro la eslr~ma politicizzazione dei sindacalisti comu. nisti i quali, usciti dalle scuole di partito e dimentichi lella loro origine e della loro esperienza operaia, inventano schemi ideologici, slo~ans astrat– ti, « obiettivi artificiali » 1>er l'a1>punto, che hanno finito con lo stancare una gran parte dei lavoratori. Comu1u1ue dalle discussioni che si vengono svolgendo e dalle tracce di discussione che si fanno circolare, appare ormai chiaro <1uale sarà l'in– dirizzo prevalente del prossimo congresso. Una parte degli intervculi saran– no intesi a formulare un indirizzo di politiea-cconoruica generale, che anà ,•alorc .inclicalivo o di sollecitazione a un governo di maggiore colorazione sociale. Tale indirizzo comprende: l) la limitazione :id potere dei grnJ)pi monopolistici e la nazionaliz– zazione della industl.<1 eJettrica e chimica; 2) il distacco dell'1 R1 dalla Confindustria e L'uso di tale istituto da parte dello Stato in funzione antimonopolistica, tramite il controllo dei finanzia– menti e delle materie prime; 3) la difesa del petrolio italiano dai cartelli internazionali per mezzo della creazione di Enti Statali; 4) il risanamento dell'industria tessile entrata in crisi per la chiusura dei mercati esteri sollecitando la p.·oduzionc di massa di articoli cli consumo popolare; 5) la denuncia del t( Piano Vanoni>> quale tentativo lodevole ma insuffi. ciente a sanare i fenomeni della disoccupazione e della sottooccupazione, del basso tenore di vita dei lavoratori, dello sviluppo inarmonico della struttura industriale del paese, ecc .... Ma, a parte <1uesteindicazioni generali, tre saranno a mio avviso i temi su cui dovrebbero convergere gli interventi ]>iù munerosi e, speriamo, pili contrastati: I. il problema delle Commissioni Interne; 2. l'azione contrattualistica a livello aziendale; 3. la riduzione degli orari di lavoro. JI primo tema è di scottante anualità. JI guaio delle C.I., è che esse sono troppo direttamente legate ai vari sindacati in concorrenza. I mem– bri eletti sono stati nominati in base a correnti sindacali e perciò riprodu– cono, in un'area ristrella ma essenziale e vitale, ]a stessa frattura che esiste fra i vari sindacati. Strutturalmente sarebbe stato logico e conseguente costruire un orga– nismo di effettiva rappresentanza aziendale, non considerando le correnti sindacali, ma prendendo candidati iscritti e non iscritti, indifferentemente, ponendoli in un'unica )ista e presentandoli alla scelta. D'altra parte sarebbe stato logico e conseguente, specie nelle fabbriche ove il numero dei dipen– denti supera il migliaio, arlicolare le C.I. piì1 caJ>illarmente, entro i vari 369
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