Volontà - anno IX - n.7- 1 dicembre 1955
Neppure Attila, il « flagello di Dio )) 1 e le sue orde si macchiarono di de– litti pili nefandi. Gli accessori di <Juesli deliui cambiavano a seconda delle circostanze e degli csecnlori, ma la tecnica era sempre la stessa per tutti i territori, anche distunti migliaia di chilometri gli uni dagli altri; e <1uesto dimostrava che le direttive generali cran date ai pii:1alti livelli. t< Le preca'uzioni prese 1>ermascherare le fosse comuni come fosse anti– carro e trincee erano anch'esse uguali, e quando le vittime giungevano rice– vev,mo l'ordine di spogliarsi e di distendersi, faccia a terra, nelle fosse già prr-1,arate. Quando era ucciso il primo slrato di corpi umani si stendeva su di esso la calce e una seconda infornata d.oveva spogliarsi e distendersi sopra la precedente, Era lo stesso esercizio nelle paludi della Bielorussia o sui monti del C•ucaso ». (pag. 127). • Tutti gli uomini validi, non assassinati subito, venivano adibiti ai lavori forzati, ed erano nutriti, alloggiati e trattati in modo da ricavare da loro il massimo con la minima spesa; quando cadevano esauriti, ammalati, venivano senz'altro so1>1>ressi. Parlando di questi delitti, nel discorso di chiusura al Tribunale militare internazionale di Norimberga, Sir Hartley Shawcross disse: << iNei nostri paesi, quando viene ucciso un uomo, forse nel calore della passione o per altri motivi che fanno perdere il controllo di sè, il delitto fa sempre grande impressione; ci sentiamo profondamente commossi e non ab– biamo pace finchè non sia stato punito il criminale e la legge vendicata. Do– vremmo non fare altrettanto quando non uno, ma - secondo il calcolo più moderato - dodici milioni di uomini, donne e bambini sono stati così messi a morte? Non in battaglia, non nel calore della passione; ma nel freddo, cal. colato, deliberato tentativo di distruggere nazioni e razze, di disintegrare le tradizioni, le istituzioni e l'esistenza stessa di Stati liberi e antichi ». (pag. 135). Ho detto in .principio che fla.gello della svastica è una sassata inconsape– vole contro l'idolo della « bella guerra ». Inconsapevole, pcrchè Lord Rus– sell non è un autore molto intelligente: 1>erdeformazione guarda l'aspetto giuridico pii:1che all'·aspetto umano dei problemi, e non -sa trarre le conse– guenze logiche dai fatti che descrive. Un intero capitolo è dcd.icato a dimostrare che la guerra sottomarina venne condotta dai tedeschi senza alcun rispetto dell'art. 22 del Trattato Navale di Londra del 1930, incorporato nel protocollo del novembre 1933. E chi se ne frega? Rispettavano forse gli aviatori inglesi e americani le clausole dei trattati internazionali quando -bombardavano a tappeto le città tedesche? Occhio per occhio e dente per dente: è vero. Ma quale significato può avere un ordinamento giuridico che ammetta la faida? E' ancora possibile prendere sul serio i trattati in cui le Alte .Parti contraenti si accordano di am– mazzare educatamente, per benino, nell'era della « guerra totale»? «Perchè non fare appello, invece che al protocollo del 1936, al ben pii1 ampio e radi- .346
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