Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955
dare fra loro, preventivamente, l'atteggiamento da asswnere e l'azione da svolgere, poichè quello che ad ogni anarchico interessa non è la vittoria di <1ucsta o quella centrale sindacale, ma come viene influenzata l'azione di quei lavoratori e le idee che lra essi prevalgono. D'altra parte, non è perchè siamo presenti nelle organizzazioni sindacali che abbiamo influenza sui lavoratori, ma se una certa influenza siamo riusciti ad avere gli è pcr– chè in esse ci siamo distinti con una prOJ)aganda tenace, imperniata essen– zialmente sui motivi specifici del movimento dei lavoratori nel suo insieme con raggio di azione in ogui sinducato. E i sindacati hanno sovente agito, criticato e protestato 1>erl'impulso dato dalla nostra minoranza. ln qualità di la,•oratori è un nostro diritto essere nei sindacati ed è un nostro dovere, in ,,este di anarchici, il farvi prevalere la nostra opinione. il nostro giudizio sui fotti e sui problemi, la nostra soluzione nella com– posizione delle ,·ertenze tr:i capitolo e lavoro, il nostro metodo di lotta. Nessuno può negarci <1uesla prerogativa, se non ce la neghiamo noi stessi. Nella C.G-.T.L. non abbiamo mai fatto supinamente In politica dei suoi dirigenti, nl contrario siamo lì per criticarla e eon)battcrla quando non ci va a genio, e questo significa, come dice l'amico Tnssinari, o: mettere alla prova del fuoco la propria ideologia >>. ln occasione del Congresso che la C.G.l.L. hn inclctto per febbraio 1>rossimo. gli anarchici hanno certamente la « intenzione di essere una tlelle voci della base >) in opposizione al nnllismo dell'azione sindacale e al f'onformismo per questa via dell'uppnrato confederale e foranno in modo che le • loro parole non cadano nel ,•uoto », eome i1wita l'amico Galli. Ma sarebbe ingenuo farei delle so\·erc.hie illusioni. Tulla questa liberalitit promessa, con relati\'a partecipazione dei la– \'Orutori alle discussioni nelle assemblee di fabbrica, di Camere del la\·oro. tli federazioni, al Congresso, i/inFrangerì1 nella più accurata preparazione tla pnrle clelle « cellule ,, dei discorsi che vi verranno pronunciati; come i dcleguti al Congresso non saranno quei lavoratori che :i.vrnnno partecipato erfìcucemenle alle discussioni nelle assemblee, bensì i dcsignuti <e intramu– ros )) dalle fodernzioni di partito, che tengono nelle loro mani le 1fila drl– J'attivilìi sindacale delle correnti e i posti di maggiore responsabilità nella organizznzione. L'assenza di mozioni pre,·entive non 1:.ermetterà alla critica di fissarsi in un documento che resta. Le correnti sono cosi dispensate dall'assumersi le loro responsabilità di critica e d'informazione alla base della posizione adottata. Il C. D. della C.G.l.L. ha elaborato una serie di temi che vengono proposti alla libera discussion~ dei lavoratori italiani, per essere dibattuti al Congresso e risolti sulb base delle proposte e dei suggerimenti locali, provinciali e nazionali di categoria. Avverrà che le discussioni si Faranno sotto In guida sapiente dei relatori, i quali vi imprimeranno un indirizzo vo• Iuta e tenderanno a far eleggere la lista dei candidati concordata in !>rcce– dem:a. La discus~ione verri, incuneata su binari fissi, in relazione ai temi, 298
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