Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

RECENSIONI LIBRI 810VANNIRUSSO Baronie contadini Latena Ediiori, Bari, 1955 Qucs10 libro ripresenta gli ar1icoli e i saggi che Giovanni Russo ha già pubbli– cati fu « Il Mondo », insieme ad altri che ora compaiono per la prima volta. Rileg– gendo ora i primi, e leggendone altri co– me « Il J>tlCsedegli americani » e « Cli ebrei di S. Nicandro » e le note finnli che :iniornrmo e comple1ano l'insieme, ci si accorge di non lrovar&i in presenza di una serie di pezzi s1acca1i, ma piuuosto di una inchiesta organicamcrue condou:1 dal Rus– so fra il 19-19 ed il 1955, per rendersi co1110 delle condizioni del Mezzogiorno, ove tra• scorse i 11rimi venti anni della sua vila. Giovanni Russo :ippar1iene alla ge11era– zio11cche si svegliò politicamente durante il carnclisma deUa seconda gucrrn mon– diale, e si trovò ad eesere sui venti anni nel momen10 della liberaiione. Prima \'i era Stata la vila trascorsa nell'ambiente li• mitoto di una cinà meridionale di pro– vincia, e l'as11inu:ione ad esprimersi come scriuore. Ma il e.rollo del fasciHuo, la na• acita confusa e turbolenta della democra– zia, costrinsero i giovani svegli come Ruuo a guardarsi intorno ed a porsi nuovi pro– blemi. Una prima rottura col conformfamo degli anni del Jiceo si operò in lui, come in t:inti altri giovtllli del celo medio di ogni parie d'Italia, anraverso lo studio di Croce. Ma ancora di più incise la let– lurn dei libri di Dorso, di Levi e di Si– Ione pubblicati rnbito dopo il crollo del fascismo, che a11riro110in quegli anni ai giovani meridionali uno spiraglio eulla realtà del Mezzogiorno e dei suoi proble~ mi. La partecipazione al Partito d'Azione, la campagna per la Repubblica, furono le prime esperienie politiche di Giovanni !lusso che 11oco dopo, come giornalista, cominciò a scrivere su temi meridionalisti– ci, prima sulle colonne de L'Italia Socia– lista, e poi del Mo,ulo. Nel tranare quei temi Russo ha 1rova10 la sua via, una sua nota personale, che è in piena evidenza in 8arot1i e COt1tadini. I capitoli di questo libro non sono nè im– pressionistici 11ezzi di colore, nè studi di l·arallere pur:1111cn1e1cie111ifìco. • Anche in <1uelli che si presen1ano come pezzi di colore traspare, accanto alla ca1rnciti1di ri– trarre dal vero l'in1eressame1110 umano del– lo scrinore 1ier i 1ipi che inco111ra e de. scrive, la sua costallle preoccupazione per i problemi economici, politici, sociali che cos1ituiscono lo sfondo su cui si muo• vouo <1uei personaggi. E d'altra parte, ne• gli s1udi più ampi (11 pane dei Torlonia • Le capan11e di San Cataldo . Ri1orno nel Fucino) noi 11011lrO\'iamo sem11licemcnte allineati dei da1i e delle cifre, come avver– rebbe nelle pagine di uno s1udio sociolo– gico, ma i dati e le cifre sono fusi in una pittura d'amhien1e, s'incontrano dei tipi umani concreti i quali espongono le loro idee ed cs1>rimono le loro 1>assioni. Il maggiore pregio di Baroni e eonttulini è <1uello di descrivere il Mezzogiorno <111al'è,evitando sin l'as1ra1tezza che la re- 1orica, e di dare risalto alln compleui1à dei problemi colla semplice descrizione delle condizioni di vi1a e della psicologia dei vari ceti che coslillliscono la società meri– dionale, dai baroni ai grossi affinuari, dai piccoli proprietari che hllllno qualche « faz. zoleuo » di terra propria, ai bracci1rnti che non 1,osseggono neppure quello. 265

RkJQdWJsaXNoZXIy