Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955
La Tunisia è sempre in stato di guerra con l'Italia, anzi cogli italiani tntti ... In quanto al poter partire di qui legalmente persisk il veto inglese. lllcgalmentc è dubbio e chiede somme uou lievi. Lo avrei già però tentato se lo ètato della mia vista mi permettesse queHa facilità d.i movimento che in altri tempi mi ha servito a varcare più frontiere. Anche lo stato di sa– lute non è molto buono e tutte le contrarietà dell'ora contribuiscono a de– primcnni di piii. Del resto al Consolato inglese hanno !atto capire ehc nel caso di rimpatrio clandestino verrebbero presi dei provvedimenti grui. Ora sortire di qui per finire a... .Malta non mi solletica. Naturalmente certe prevenzioni non riguardano che noi che abbiamo un passato che non ci raccomanda. Gli iouoccuti e i servizievoli possono sperare che il conta– gocce dei permessi (unzioni causalmente anche per loro, pur non essendo commtisti. Certamente· il governo Jel1'csarchia. adesso che è diventato piì1 sinistro, potrebbe .inten 1 euire per reclamarci, ma dobbiamo farci una ra– gione giustificatrice del suo uon intervento; probabiJmente della sua osti– lità a vederci rientrare in patria per non aderire alla sua politica. Voi do– vreste con quanti possono essere d'accordo con voi su tale questione, quella del rimpatrio dei foorusciti, agitare l'opinione pubblica sull'ingerenza, proi– bitin. inglese. Lo scandalo potrà servire a c1ualcosa... Magari a farci in– ternare, all'estero. nei cam1>i che s[o11eranno i fascisti di poco conio. Quelli che meritavano peggio li han lasciati da tempo. Certamente la e-0nsura :il– leata e quella social-cattolica-comunista non vi permetterà di attaccare 1a nazione ... protettrice degli interessi di casa Savoia, ma la clandestinità non ha ancora motivo per rinunciare ai propri diritti. D'altra parte non do• neste J>erdcre di ,•ista gli amici che avremo ancora nella Federazione Ma~ rinara. Qualche nave italiana finiri, con l'a1>prodare qui. !>oichè gli scambi dovranno presto riattivarsi e la grande vigilanza attuale finirà l>Ure col– l'allentarsi. E vedi di trovare, come già altre volte, il mezzo di formi avere tue e ,·ostre notizie. Quello che più cruccia, in questo cui di sacco, ("sentirci iso– lati, oggi come ieri, forse di pii1 di ieri. Perfino la radio non interessa più! Qui si [a il poco che si può fare e che legalmente non si dovrebbe tare. Ma il risultato è scarso. Forse perchè ci mettiamo poco entusiasmo. Ma cosa vuoi?, il nostro pensiero è altro,•e: è costà. Se scrivi a Roma comu– nica loro quanto ti scrivo. Non so che cosa possono fare ed ho una vaga idea di quel che han potuto fare. Ma l'insuccesso o le 1>rome!se non do. nehbero farli desistere dall'insistere. Se trovi qualche via di comunicazione dammi notizie di te e dei so– pravissuti. Dei vecchi compagni milanesi chi vive ancora? Vi sono morti; vi sono stati nau(ragati? L'unico giornale che qui ricevo, quasi regolar– mente è L'Adunata. Di tanto in tanto mi scrivono. Ma di quanto ho in~ viato loro, a parte dei versi, quasi niente è arrivato. E 1>erciò si perde anche la voglia di scrivere che [arlo esclusivamente J>Cril censore non è una grande sodisfazione che ripaghi le spese postali. Un abbraccio fraterno tuo G1c1 0AMIANt 59
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