Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

che per circa due anni il Movimento anarchico siciliano segnò il 1>asso quasi ovunque. Per quanto ci risulta, sulla base del.le memorie di diversi anarchici intcn•islat i e dello spoglio delJa pubblicistica libertaria del periodo in esa– me, fino al Congresso di Carrara del 15-20 settembre 1945, nelle provincie di Agrigento, Catania, Caltaniseua, Enna, Palermo, Ragusa, Siracusa, si assiste ad una attività individuale slegata, spesso incoerente, espletata da 1>ochissimimilitanti. Di essi ricordiamo: Calogero Aronica Pontillo di Naro f' Gaetano Vinci di Calamonici, i quali solo aJla metà del 1944 riuscivano a mettersi in relazione Cra loro, con Palermo, con i gruppi anarchici del Nord America e, successi,•amente, con Pio Turroni di Cesena. da cui rice– vevano giornali e 01mscoli vari;' Giuàep1>e Fiorito ed altri !>ochi di Ca– tania, la cui unica attivitO consisteva nella diffusione di giornali libertari neJl'ambito del « Circolo Umanità uova >t, costituito da elementi comu– nisti dissidenti, a cui i catanesi rimanevano legati anche dopo il rimpa– lrio di Paolo Caponetto, già combattente nelle formazioni anarchiche in S1>nh'lHl,ma ormai stanco e desideroso di borghese tra1l(1uillità ; 2 i fra. 1elli Dinna di Caltanissetta, attivi cd, entusiasti, ma travag"liati dalla quo- 1iclinna ricerca di un lavoro faticoso e mal pagato; 3 Celestino Carta di lari. Volonti,. l~t1Rivolta, L'Amico del Po1wlo, l.'Era /\'uoL-a ccr•. 1i diffondeuno gli opu,coli: E. MA1.Aresn, At caffè e fra c0111adini: F. S. ~b:auNo, Perchè siamu anar• chici; M. F. CAXOSO, Cl1ie3u.e impostura; A. C11'RIA,-.1, Bre.sci e Savoia; P. CoR1. Soci,,. lis1i libt:rlUr,' e sociafi!iti. autoritari e l.u 110.slraulOpia, ccc. 1 Cfr. Souro V11.u, iirt. clt. e ha collezione di Uma11ilà NDL·u, 1915. Pio Turroui di Cesena era \ICIIUIO una prima volfo in Sicilia 11cll'ago.s1019.14, J)ortando di\lerso nrn1c– ri11lcdi pro1n1g:rnda. àfo non conoscendo alcun indirizzo oltre quello llello Schicchi s'era do\lulo fermare a Palermo; nel mano 19.1511ireca,·a a Palermo e Tra1)ani con giornali cd opuscoli; in seguito, ricevendo numerosi indiriui di !ie.ilìani dall'A,lu,ru,a dei Re. /ratwri. entrava con loro in relazione. : Nd &cttcmbre 19.15 Paolo CaJ)Oneno h!neYa <1ualche conversazione a Messina e diverse nel circolo « Umanità Nuova• di Ca1:111ia;ma erano gli ultimi sforzi, poi la a1anchezza Jo vince,•a. . , I fratelli Diana di Favan, emigrali in u11fondo del comune di Callaniueua. er:mo s1a1ieducali all'anarchismo dal p:idre, che neva l1worato con alcuni anarchici negli S1ati Uniti dal 1910 al 1920. Un giorno che la malania di mio padte si aggravò - mi scri\'e Gerlando e Dianti da Cah:111isset1a,iu da1a 8 ~prilc 1955 -, egli ci chiamò intorno :1 lui e ci di&ae: « miei cari fìgli, il mondo vu male, io sono .s1a10un ones10 che ho semiire l:ivorato e (sono s1a10] sem11re sfru11ato, chè il padrone si fa e oon1inua ancora a !arsi bagni di tanguc umano, Jo non vi lueio nulla pe:rchè sono staio se11111ri:: rubato, a11pun10 (per riò )•., lascio a voi la miseria. Però vi lascio gli occhi IIJ)trti: date: uno sguardo :lltorno e ,·edrete d1e l'uomo d1e ha il fìaliuolo ammalato che non può cunre per man- 42

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