Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955
Caratteristiche, per molti \'ersi, le numerose adesioni riscosse subito dopo -il settembre dal Partito comunista, considerato generalmente come il par– tito dell'antifascismo e della rìvoluzionc proletaria organizznta; nonchè la politica frontista sostenuta e bandita dai comunisti, allo scopo di dare al Partito una maggiore possibilità di pressione sullo Stato, alla direzione del quale intendeva partecipare con la borghesia. Per gli anarchici che parteciparono con i comunisti alla costituzione dei << Fronti » antifascisti, dimenticando il fallimento <lelle alleanze e dei comitati centrali del primo dopoguerra, il sostanziale dualismo f.ra il socia– lismo Jibertario ed il bolscevismo lfinì con l'essere considerato del tutto su– perato dalle sofferenze subite e dalle speranze nutrite per oltre un ven– tennio. Tanto pili che la notevole differenza fra la Russ'ia rivoluzionaria del 1917 e <1ueUa staliniana, nata e consolidata durante e dopo i grandi processi di Mosca, era generalmente ignorata. Ma, mentre Ja politica del !ro111ismo antifascista cd antimonarchico giovò ai comunisti, alla borghesia cd allo Stato. [u del tutto negati\'a per la rinascita del ,Movimento anarchico in Sicilia. e l'ostacolò finoltre il 2 giu– gno 1946; giacchè impegnò gli anarchici in una altivitì1 JlrO[>agandisti(·a generica, contradiuoria, prettamente legalitaria ed affatto formativa per i giovani che a loro si a\'\•Ìcinavauo. D'altra parte, i numerosi anarcliicr Cuorusciti che avevano vissuto b tragica esperienza delle giornate spagnole del maggio 1937, o <Juelli che– nelle « isole» avevano a"uto modo di non dimenticare le divergenze esi– stenti fra l'anarchismo e qualsiasi politica legalitaria o socialista-legali1aria. erano ancora lontani dai loro paesi di origine. Non fu quindi difficile che il bisogno di protezione di una associ,1zione o di un parlito numeroso, dopo anni di isolamento; la speranza di conseguire subito il pili possibile; la certezza di contribuire alla liquidazione del fascismo e del mondo bor– ghese, in conformità di propositi con i partiti (C veramente » rivoluzionari. assumeudo la << direzione » delle masse operaie, per inquadrarle e guidarle alln «meta»; talvolta la stessa pressione dei lavoratori, ineducati anarchi– camente; e, sempre, la preparazione ideologica deficiente, perchè « istinti– visla n e non conseguente dalla storia e dai probJemi propri dell'anarchi– smoj determinassero non poche evasioni di vecchi anarchici siciliani a P:t– lermo, Bagheria, Agrigento, Burgio, Lucca Sicu.la, Sciacca, Ribera, Vil– toria, Vizzini, Grammichele, Pateruò, Catania, Caslellammare del Golfo. Mar~ala, Messina e do,,e, dopo 1'8 settembre, manctwano i meglio prepa– rati.1 1 Degli anarcl,i1i clic :ulerirono :1i p:,rtiti cfl11n1nìs.1.1 o soci11lis111 si ricordano: Gio– vanni Huhlo di Lucca Sicula, Nino Cuari~co ,li llurgìo, !\'lasc11rclludi Hibcra (oggi c:111- didato conmnisla al Parlamento regionale siciliano), Accursio Miraglia di Sciacca (ur– ciso da una scarica di ((mitra ,. il 4 gennaio 19-17.Cfr. A. FA11.u. I com1,agni. d'lwlia ai compagni cl'Am4!riett, e N. NAPOJ,ITA1\"0, Una n11ov11 viuima. in Acl1m!ltcr dei Re/rt1lt!lri. 38
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