Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

torità alleate e italiane, il 1>roposito di mantenerei in condizioni di inferio– rità rispcllo a tulli i partiti e movimenti esistenti. Finalmente, noi dell'Italia a sud di Roma, a,•evamo una voce nostra clie ci avrebbe J>ermcsso di esprimere Je nostre posizioni, i nostri atteggiamenti verso gli uomini e gli avvenimenli del tempo. Nell'attesa che il gion1alc uscisse già si era creato attorno ad esso un'atmosfera di simpatia e di interessamento per mezzo di una fiua corrispondenza con i gru1>pi ed i compagni isolati, ed attraverso questo scambio di idee ne era stata defini1a la fisionomia. Ad es. ,Michele Damiano ci scri,•c,•a da Canosa (Bari) il 2 febbraio 1945 che il giornale dove,•a essere: «. un foslio battagliero, chiarificatore, che si OCCUf>i dei problemi. so– ciali, che sia intransigente nel campo dell.e idee, che /Jreseut.i ai lavoratori ma,wali ed intellettuali solu:ioui nostre per tutti. gli imwmerevoli pro– blemi. che si dibattotto in Italia e sia l'espressione dell'onestà e sincerità delle ttostre idee >>. Antouio De Marco 1 da ,Montella (Avellino) formulava l'augurio che fi. nalmente avessimo uno strumento con cui contribuire alla chiarificazione delle idee, nel caos generale. Nella sua lettera dell'8 marzo 1945 ci diceva: « Il nostro lavoro ,li chiari.fica:;ione rivolu:io11aria in seno alle mO$$C lavoratrici uott sarà uno sfor:.o Sf>recat.oinutilmeme. A <JUes10periodo di nbulic.a i11differen:a, di co,1fusiorie e anche di settarismi, succederà quello che dovrà succedere />Cr forza di. cose, una specie di, ,i.volta morale, contro i parliti al potere. Se essa uort è in. atto, nlnr.erw si nota in seno al pro/eta• riato, in maniera abbastan:a eviderue, perciò in previsione di quello clie eve11tualmet1te potrà succedere è necessario che gli anarchici facciano osui sforzo per superare questo difficile momento iui::iale della nostra rif>res<, ... Che carattere avrà drmquc « Volontà »? Dovrebbe avere una forma di– versa da « Umanità Nova » cioè dovrebbe essere sere11ame11teobiettivo, chia– ramente costruttivo e pratico, ta,ito per quanto riguarda ('esposi:ionc d<'!lc nostre idee, quanto per quel che si. riferisce alla nostra or1a11i:::.a:io11c spc• elfica e al campo sindacale ». E cosi tant'altri, da ogni J>arte del sud. Si sentiva reale il mir:icolo del lavorare veramente insieme, sostenuti tutti dalle stesse grandi s1>e• ranze, animati dalle stesse volontà di fare con chiarezza. Ciascuno sentiva che il giornale era suo come di tutti, che bisob'llava sostenerlo, aiut.,rlo con idee, (e quante idee espresse nel giornale venivaoo al1ora dai compa• gni di tutte le regioni, attraverso le ]oro lettere), con lavoro (quale sforzo volontario di diffusione s'era realizzo.lo, nelle città COUJC in J>iccoli vil– laggi), con denaro, se volevamo contrastare al potere sempre più domina– tore dei partiti e delle organizzazioni cui era passata l'eredità del fasci- 2U

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