Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955
di quella degli individui: tali asser– zioni e.i sembrano all'opposto deHa verità. Il progresso ummto è dovuto all'in– <li:viduo e non. allo Stato. Qualsiasi progresso intellettuale, miglioramento morale, raffinamento del gusto, conquista nella conoscen– ;,.a è dovuto al.la riflessione ed. allo sforzo dell' individuo. L'originalità della creazione artistica, del pensie– ro 111oralc e politico, della ricerca scientifica non è certo dovuta a mas– se di uomini organizzati in comuni– tà, ma ad uomini e donne singoli. Anzi, nei riguardi dell'atti\'ità cr~a. trice dell'uomo, lo Stato si è mo– strato soprattutto un oppositore ed un oppressore. Se Io Stato può la– sciare che l'uomo di genio artistico muoia <li fame, perseguita talvolta quello il cu.i genio si mani(esta nel campo della morale e della politica fino ad ucciderJo con la sanzione del- 1a lcg·ge. Sono interessanti, da que– sto punto di vista, i grandi processi della storia. Socrate_, Giordano Bru– no e Serveto furono imprigionati e condannati perché avevano opinioni sgradite alle autorità del tempo, o– pinioni ·per le quali il mond,o oggi 1i onora. Fiui e compiti dello Stato, I compiti e gli atteggiamenti che sono chiaramente connessi all' esi– stenza degli Stati sono: l'aggressio– ne, il vantaggio economico, l'allar– gamento del territorio, la potenza, il prestigio e l'orgoglio, Lo Stato eredita « diritti sacri », è destinato 11 « missioni storiche », ha « dirit– to» all'impero, ha il « dovere» di espandersi. Non tollera biasimo o costrizione sopra d,i sé e può a ma- 700 la1,Jena -sopportare l'esistenza di un suo eguale, Daccbe si cc,nsidera al di sopra dei canoni deUa moralità che invece }egaoo gli individui, apertamente identifica i suoi dove– ri con i suoi diritti. Da ciò l'enonne importanza delJe questioni di presti– gio. In cosa risiede il prestigio del– lo Stato? Non certo nel rispetto del– la veritì,, nelJ'osservanza delle pro– messe, nell'umanità e nella civiltà. Il prestigio, sono parole di un pri. mo ministro inglese, dipende dal fatto che un paese abbia « dietro di sé la forza per imporre rispetto ed auenzione ». In altre parole dipende dal fauo di possedere csJ)losivi e bombe e dalla volontà dei suoi gio– vani di adoperarle per massacrare i cittadini di un altro Stato; dipende, insomma, dalla possibilità di impor– re ]a propria volontà sugli altri Sta. ti in virtl1 della superiorità di forza. Questo prestigio non è degno, né è consono ai precetti della religione cristiana, che la maggior parte de– gli Stati europei professa ufficial– mente. Altri mezzi di cui si vale 1o Stato abitualmente sono la minaccia di ro– vina economica e l' inUiggere piì1 mali possibili agli esseri umani .ap– pertenenti ad altri Stati. Il contrasto fra il. cornportameuto dell'uomo al servizio dello Star.o e dell'uomo quale individuo. I cittadini, cioè degli esseri uma– ni, sono gli strumenti dello Stato. Non fa quindi stupire che il Joro comportamento, mentre sono al ser– vizio dello Stato, sia moralmente in– feriore di quando agiscono per con– to ]oro. ((Quando 1a salvezza deUo Stato è in gioco non vi è considerazione
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