Volontà - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1955

zioue - cioè l'opl>osizione politica - con la resistenza e l'emancipazione di Iroote allo Stato, che è una lotta ap0litica o anlipolitica, che ha i suoi principi, i suoi metodi, i suoi mezzi ed i suoi risultati propri, com• pletamente dis1in1i da una opposizione che 6i propone 1a sostitu::iorie cli un gouerno con un llltro. Solto questo aspetto, il libertario non deve e non può lare politica: la politica è la sua. nemica eterna, e la vita pri• ,·ata (in margine dello S1ato e di ciò che si chiama « vita pubblica» sia nel senso di chi è al governo sia nel senso di chi è al.l'opposizione) è al contrario il suo punto di np1>oggio, la sua fortezza, il suo dominio la cui difesn ed estensione condizionn tutti i suoi rapporti con il mondo della politica. Eviden1ementc, ((Uesti rapporti esislono. Ed il tema principale del presente scritto è precisamente la l)ortatn polilica, cosciente od incosciente, volontaria o involontaria, culcolata o spontanea, dell'antipolitica liher• taria, sulla politica stessa. Perchè vicino ai motivi psicologici che mcl~ tono in gioco le reazione libertarie :dia politica, una. cosa 80110 le con. cczioni etiche e le .finalità ideali che giuslifìcano i nostri comportamenti, cd altra cosa è il risultnto l)ratico, l'incidenza sociale dei suddetti com. portamenti. Dal do1>1)iopunto di vista che noi ado1>criamo qui, dal punto di visla generale dell'evoluzione umana e dal punto di vi.sta particolare del dh•enire umano neWnmbiente in cui ci troviamo, è questa incidenza soci!lle che ha importanza. Essa deve, dunque, essere esaminata con tulla obiettiviti1, senza inutili abbattimenti e senza iUusioni. In pratica, una prima distinzione s'impone. Esistono dei J>aesi in cui il settore libertario dell'o1>inione, dell'espressione ideologica e ciel fo.,,oro organizzato è importante; in cui (con il numero e la potenza materiale, la (orza delle tradizioni, la congruenza con il temperamento etnico, la di(. fusione culturale, ecc.) il movimento libertario ha o può avere un ruolo di primo piano nella vita 1m'hblica e l)CSa fortemente - che lo si voglia o no - sul desl iuo del paese. Qui, è evidente che il comportamento individuale di ogni libertario e quelJo del movimento organizzato com• porta delle conseguenze genernli -molto piì1 gravi, ccl in tutti i modi una responsabilità politica, molto piÌI grande che altrove, davanti al « p:ieS<' J) e davanti al « popolo)), In simili casi, dall'azione o dall'astensione del mo• vimenlo liberlario su un terreno determinato - elezioni, scioperj, insur• rezioni, ecc. - possono dipendere profondi cambiamenti del regime po• litico, economico e sociale, ln vittorin o ln sconfitta dei blocchi rivali in tempo di pace, dell'esercito in tempo di guerra, l'esistenza di un am. hiente in cui è 1>iùo meno diffuso la vrosperità o la miseria, il liberali. smo o il seryi]ismo totalitario. Come esempio classico di <1ueste responsabilità decisive del movi. mento libertario di Cronte al popolo o al paese, prendiamo Ja penisola iberica e, nell'insieme della penisola, il complesso Catalogna-Aragona– Levante. 611

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