Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955
dono, e che sui problemi nostri del lavoro e in genere della vita sociale ogni citta• dino può portare il suo contributo di co· noscenze, di critiche, meglio dei govcr• nanti e dei politici, mostrando che le no• stre cose andrebbero molto meglio se in• cominciassimo a risolvere i nostri. pro-• blcmi da noi stessi sul luogo del lavoro, nell'ambito del <:omunc, cioè della cer– chia sociale in cui ci muoviamo e viviamo. Liberare la gente dal <( complesso di infcrioriti'.1 » di cui è malata rispello ai problemi sociali; ecco un compilo nostro che dobbiamo adempiere nel miglior mo• do 1x111sibile. Non si può parlare di es11ropria1.ione, di gestione clireua, ccc. se prima non ab– biamo liberata la gente dai tanti pregiu– dizi che la tengono schiava, ancor più del• le leggi dei nostri governanti ... ll. Messina, dicembre 1954 N, F. D'accordo. Soltunto, pur essend-0 del lutto ,l'accordo, pen.siamo che non è giu• sto dire « non si 1,uò parlare di espropria– zione tli gestione di'retta ecc. se prima non abbiamo liberata la gente dai pregiudizi Innanzitutto, non siamo noi a poter li• bcrare-la-gcntc: ciascuno di noi può libc• rare sè stesso, la gerite deve liberarsi da sè, noi possiamo solo aiutarla a liberarsi. Poi, non c'è in queste cose una sucussi-0· ne di tempi, un qualcosa che si deve fare prima, e seriza di che non può accadere dò che si prevede per dopo. Parlare di cspropriaziorie di gestione diretta ecc, (al– meno parlarne, firu:l1è non ridiventi po.1- .sibile un magari minlmo fare) è anch'es&a un aiuto alle persone percliè si rend11no conto che la volontà di liberarsi ha pur davanti. strade aperte, sol cl,e si voglia. Ma crediamo cl.e in fondo anche N. ·f. pemii così, con. noi. Dal paradiso terrestre <( ... Ricevo la rivista e dopo averla lei• la la passo ad un altro comp.igno il quale; lavorando, può contribuire meglio di mc. fo sono ormai molto ve<:chio e non ho pensione. Sono u110 Jei venti milio:ii che sono rimasti fuori dalla Seeurity perchè a· vcvo ohrepossato l'eta. C'era una pro(>Osla che doveva essere discussa al Congresso e che includeva nella Security 1ut1ì i vcrchi che ohrepassavano i 65 anni. Ma è ,tata di• mcnticala per via. Le cose falle dalla bor• ghesia non possono essere giuste. Oggi di quei venti milioni non ne rimangono che cinque. Orbene c'è stato uno che ha ri– chiesto di fare cnlrorc i presenti cinque milioni nella Securty, ma finora la sua rirhicsta non è slala prcaa in considerozio– nc. 11 governo aspcllcra che essi siano ~comparsi e la morte avrà i•osi rijlara10 a questa grande ingiustizia sociale ... "· 'ru1erson, gennaio 1955. C. F. Il solo criterio con cui i Jmliuèi wo• feMiotwli dell'America (i membri del con– gre5so. i senatori, i membri del Gabinetto. il Presidente, ecc.) scelgono di fare mm certa cosa è quello dell'opportum'tà per il Loro particolare potere. Ed ora clie i 11on-pc11sio11ati son diminuiti di numero è scm1,re meno probabile clic essi se ne oc• cupino, visto che non lo lum !alto quan– (/o enmo di più e potendo quindi JJC• sure di' più nelle elezioni. Riprova di ciò che dicittmo d11 sempre: tutto il mondo è 1,aesc, r, IPa~liington i nemici ciel popolo wn analoghi a quelli di Mosca (o cli Roma). Destra e sinistra « ... Il Macc:irlismo non è in procinto di essere messo alla port:i. La maggior:inza dei senatori son decisi, è vero, a comb:it• terio, ma ci s,ono altri senatori, pazzoidi e megalomani quanto Maccarthy, che lo sostengono e rappresentano e sintelizzano quella corrente politica fanatica e intolle– rante che reagisce di fronte :il comunismo istericamente e bestialmente. Essa si identifica con il fascismo assas• sino cd il klanismo dei linciaggi !IOmmari d'infame memoria, e trova adesioni e col. lahorazioni persino tra i cosi detti demo– rrntici, cd appoggi cd aiuti incondilÌOnati 605
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