Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955
COLONIA MARIA LUISA BERNERJ .Abbiamo ricevut.o la lettera che segue: Cad compagni, questo che scrive è Antonio Rigotti, nato a Verona 77 anni fa. Sono il traduttore della vostra corrispondenza con B. K., e partecipo al mo,•imento da 60 anni. La creazione della Colonia M. L. Berneri mi ha entusiasmato. Il vostro spirito, la vostra tenacia, meritano l'aiuto morale e materiale di quanti si interessano di migliorare ]a societa in cui viviamo. Un mese (a 1a mia compagna mi ha suggerito che sarebbe saggio libe– rarci del denaro accumulato col nostro lavoro e di cni non saremmo ormai più in grado di usare noi stessi durante il rimanente deJle nostre vite. D'ac– cordo abbiamo destinato ottomila dollari da dividere tra diverse istituzioni e pubblicazioni e scuole dove le nostre idee vengono coltivate e diffuse. Alla Colonia M. L. Berneri abbiamo dedicato 500 dollari, che vi spediremo tra breve. L'idea deHa mia compagna ha -suscitato una vera ondata di entusiasmo attorno a noì. Altri compagni anziani che hanno qualche disponibilità co– minciano ad imitarci. E ne siamo lieti, perchè io e lei siamo d'opinione che per godere veramente il frutto ,del denaro guadagnato col nostro lavoro bi– sogna ,saperlo dare, impiegarlo durante ]a nostra vha per quegli scopi che sono stati nei nostri cuori tutta la nostra vita. Potete rendere pubblica questa nostra offerta, che ha dato ad Anna ed a me tanta gioia SJ>irituale. Chi sa che anche ahri si sentano incitati a seguirci su questa strada. Abbiateci, con auguri per ]a vostra impresa, fraternamente vostri ANNA e TONI R1cOTI1 Siamo profondamente commossi dal generoso gesto di A. e T. Rigoui. In questi tempi, i giovani non trovano modo di spendere bene la propria vita, i vecchi non sanrw come finirla bene. Ecco, ci pare, una degna risposta per i giovani ed i vecchi, poichè essa mostra com'è possibile concludere bene un' esistenze,, bene vissuta. I molti muii, col loro carico di esperienze dolorose e spesso di delu– sioni, rendono molte volte freddo ed arido il tempo della vecchiaia: tanti diventano allora egoisti, si chùulono in sè, insensibili al dolore altrui, indif- 594
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