Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955

parterre settecentesco, con. aiuole di varia forma contornate da bordi di arbusti nani, a1>parecchiati (J"" e Là sf'condo disegni a fantasia. /Je rose clu• <1ui fioriscono a Natale, erano finii.e, ma gigli e iris llfricani erww in piena fioritura e da cespi di ,,Jio- 1ro1>ilungo il muro di ciut.ll aleg– girwa un. sottile delizioso profumo. Cammi,wvmno in una sorta d'iucwi– w, quasi non riusccmlo a credere che questo meraviglioso giardi,w, con. la sua. frcsche:::.::.adi fiori " di b<'lli alberi, fosse nostro >>. lnsomma, una visione virgiliana o della più bella Arcadia. In B. hanno certamente giocato ben altre apprensioni politiche in qucs1.a Europa affiitta di paure,, am– biguità morali e poli1ichc. Tanti ul– lri uomiui di valore si sono lasciati ufforrure iJ cuore e la mente dalla eo– sidctta politica occidentalista pre- 1rnrn1a a lanciare tutte le furi1.• per levare una barriera al bolsc<'vi(:mo minacciante. E l'odio ideologico, il livore di parte ha tolto loro ogni se– renità di giudizio e ogni possibilità di agire su un piano extra1>oli1ico di umana tolleranza e comprensio– ne al di fuori e co111.ro le f)Scudo rcallì, effettuali dei nrnchiavcllini di luttc Jc nazioni che opcrnno e– S<·lusivamente su piani di << rngion di slato ». l popoli sono come nau– fraghi in balia delJe loro tattiche dei loro slogans e dei loro capric– ci. Solo in piccoli gruppi <1ua e Jà tentano una resistenza, )nadcb'lla• ta, eppure di alto valore - spesso derisi, spesso perseguitati. Anche Brcnan, dunque, messosi sUI piano della politica e della stra– tegia vede Ja Spagna come un uhi. mo baluardo di resistenza per ]e truppe francesi sospinte dall'incalza. 572 re delle truppe bolsceviche, nell'e– ventuale temuto conflitto con la Russia. « Alcuni ufficiali, (americani) di- 1,taccati ,iella loro ambascùit<t ,li Ma– dri<[, hanno informato di. cre<lere che la Spagna potrebbe essere tra– sfornwtct in wuL fortezza milit.are ,i,ella quale - nell',•1Jettrualitcì. di un'invasione ru.ssa <lcll'Europa, l'ar– muta france.se potrebbe ritirar.~i )). Brenan non crede che allo stato attuale ciò sia 1>0ssibile data la man– canza di strade o ferrovie laterali al di qua dei Pirenei e data la di(. ficoltà di a1>provvigionare in S1rngna una grossa armata. Però se gli ame– ricani fossero disposti a fornire mol– ti dollari questi sarehbcro utilissimi a rimediare le insufiicienze 1·d an– che a modificare 11 l'attwtlc volonlà di lotta ,lei popolo s11ttgnolo II tu1- t0altro che disposto a battersi. Per– ciò egli crede che << vi si.a u11<1 grlln– dc occasione per ciiut<1re la Spagna a sollevarsi dal po::.::.o in cui è cuduta. È w1. caso morale e <li conseguenza anche politico. La Spagna formu una naturale e i,wlienabile provin– cia dell'occi<lentc europeo e lu sua prosperità concerne tutte le nazioni ntlcmtiche >>. Queste riflessioni Brcnan 1e scio– glieva nella prefazione all'edizione inglese, nel 1950. Da allora molte al– tre cose sono a,•vcnutc. La miseria del popolo spagnolo è rimasta in– tatta; ma nel Craucmpo l'America ha prestato moltissimi dollari a Franco ed è sempre dispostissima a !)restargliene stante la poco rassicu– rante politica della Franciat benchè i dollari servano più a irrobustire la mangiatoia delle corroltc classi dirigenti spagnole, che a sollcvarr di un tantino le condizioni de1 po-

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