Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955
ricreando una larga solidarietà anti– fascista. Questo della larga solidarietà, co– me è noto, è il cavallo di battaglia deH'on. Togliatti. Più ci perseguita– no, egli sostiene, e più ci raffo,,.ia– mo. Attorno al PCI si raccolgono tutli i sinceri democratici. Questo è vero su un certo piano, e precisa– mente sul piano elettorale. Ai mal– contenti, agli insoddisfatti, i diri– genti del PCI replicano citando il fa. tidico « 7 giugno» e lasciando spe– rare che su quella strada si possa an– dare avanti sino alla vittoriosa con– c1uista della maggioranza. I!: signifi– cativo che a questa argomentazione <e Azione comunista » muova eh i are obbiezioni (pag. 6): cc Fino a che i successi dctt.orali (del resto sempre esposti nd essere cancellati e mano– messi dt1lle manovre parlamentari) ... non si trasform.a,r.o in conqui.ste per– manenti e reali .... ciò significa che nonostante la maturità e I.a grande for:::,acli spinta delle masse, il par– tito e le altre organizzazioni del mo– vimento operaio non hanno saputo sfruuame la forza e i succes~i .. J..,'e– sperie11:a passata e recente ha dimo– st.rato che i partiti comunisti ed o– perai. possono riportare forti affer– mazioni elet.torali... senza risolvere i problemi di fondo, anzi possono ad– dirittura venire schi.acciati. Ne è e– sempio ciò che avvenne nel 1933 al partito comunista tedesco che pure fi,io all'avvento di Hitler aveva con– seguito costami successi elettorali ... A nulla quindi serve esaltare illusio– ni elettorali ... A nulla seroe strom– ba::are successi quando la realtà nel– le fabbriche e nelle campagne è rmo schiaffo lll ,rostro ottimismo >>. Questo contrapporre le vittorie del. la scheda alle sconfitte nei centri vi- tali del paese viene da molto lon– tano, come direbbe l'on. Togliatti. Armando Borghi, nel suo libro « L'Italia tra due Crispi », ricorda– va come i socialisti contrapponesse– ro aU' insuccesso dell' occupazione delle fabbriche le migliaia di comu– ni conquistate nelle successive ele– zioni amministrative. Lo scrittore ri– ]evava come gli incauti ouin1isti do– vessero perderli tull i pochi mesi do1>0, sloggiatine a forza dall'offen– siva squadrista. Ma è significativo che gli uomini di « Azione comuni– sta » tendano a riallacciarsi a quei ricordi proprio in questi mesi, nei quali non passa giorno che non ven– ga sciolta, sotto i pili svariati pre– testi, una amministrazione comuna– le di sinistra, sostitu'it.a da uu com– missario prefettizio. La destituzione del sindaco di Rimini, incassata con un simbolico sciopero di protesta, è l'episodio pili indicativo di tma se– rie che continua. E la Camera del « 7 giugno >1 è arena di esercitazio– ni fasciste. Ma se la situazione politica si va deteriorando ogni giorno di. più, quella nelle grandi e medie fabbri– che, cuore deJla classe operaia, è or– mai disastrosa. Si può scrivere iro– nicamente che a MiJano <C cova jl fuoco della sedizione massimalista n: ognuno sa benissimo che a Milano non cova nessuna sedizione ma è in– negabile che tra le masse operaie i1 malessere è diffuso, che si notano i primi cedimenti. « Lo scoraggiameu. to delle masse è per il movimento operaio una sciagura ben più grave di una chiara e leale loua politica nell'interno del partito, del ricono– scimento di errori e della eli11iina– z"ione dei capi corrotti e compromes– si », denunciava << Azione comuni- 555
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