Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

dee gentili o giuste. Art..igiano, arti– Sia o sapiente lavorarono per tulli e per simpat..ia \'Crso Ja vita. Sono co. nrnnis1i. _ In realtà per l'uomo non c'è che un moti\'o centrale e gli altri sono parassiti: proieuare sug.Haltri il me– glio di sè. Nemmeno i più severi a– sceti rimmciauo al desiderio di vive– re, come escmJ>io o come influenza, nella società. Non imporla che inve– ce d'un canto sia un anatema quello che apportano: è il loro messaggio, debbono comunicarlo; comunizzarlo. "Vulla, infine, è per uno solo. E non esiste il creatore che si nutre di .se s1csso: nè dell'orgoglio della sua opera. Deve portare sulla :,lrudtt le sue crcuzioni, e cla ciò che esse su– scitano, trarrà il pane della propria esistenza, il suo salario reale. Quanto 1>iù nobile o più grande sia ciò che l'uomo progetta, tanto pii1 si rivolgerà a più uomini e a più m('lndo. Ahi ponti, gallerie profunt1i, ali clic uniscono gli emisfori: che cosa sono? che cosa vogliono? Co– munismo e comunismo! 1 1 i:; chiaro che ti riferisce :il comuni51110 111nrchico,C!l)rcssione fo,·ori1a che Malate• !ila htc:iò 11el fiUopassa@:gioin Argcntin:a. (".,l.r,), È un principio morale, fecondo e~ caldo, dunque, prima di essere un sislema inerte di economia politica. Si giunge ad esso come si giunge ad una grazia dello spi.rito, rua non per grazia: lavorando nei nostri istinti fino al giorno che ci forìt germoglia– re, come da un'aspra roccia, una fi. gura di santa o di santo, un'aureola, una luce, un grido di simpatia so– ciale. Ora sappiamo 1>crehè, im'ecc di va•. 11i1ù è vergogna <'iòche ci procura il pane che ci getta il borghese in cam. bio delle no.sire opere. Vergogna sua e nostra: uoi di vendere e lui di com– prarci. Per lo scrittore del popolo doppia ,·crgogna. Così è. Però, e debbono saperlo anche i noslri mercanli, quel pane non è il nostro pane. n noslro è d'al. tri frumenti. Si indora dove la tua ,•ita e la mia vila, perchè gentili e perchè gius1e 1 su.seillmo amore o ca– mcralismo. E quello è il no::ilro rculc salario .. Pcrchè siamo comunisti anarchici. RODOLFO GoNZALES PACHECO VITALIANO BRANCATI Vi sono in halia a1cuni sc.riuori e ,,cnsatori (forse non cosi pochi ...} che in 1011111u sono anarchici - anche u si restringono più o nicno al campo del loro direuo lavoro, e così 11011 par1ecipano dirc111111en1e alle lolle 1oci1li in atto, per cui non 1i J)UÒ dare alla 1oro condbdone la qualifica dell'a1111rchi1mo. Salu1ia1no in Vitaliano Brancali or ora scomparso uno di questi liber1ori senza eti. chctta, lieti e grnli della lor1.a che ci dù il 1entirsi col cuoro in 1u11 oom1111guio - oggi ch'egli vite 10l0 nei ,uoi libri come ieri che, pur senza oonumi diretti, &eguiv•mo con aR'cllo la ,ua vi11. 409

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