Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

sociali, come non si sforzerebbero di conoscerli e di dominarli e non sarebbero chiamati a parlare, a scri– vere ,uJ agire, in breve, ad interve– nire 1>ercontribuire con le )oro idee ed i loro rimedi? Il fatto che preconizzino l'instau– razione cli gruppi affinitari li mette già sulla via di interessnrsi alle que– stioni sociali. Com'è possibile che creando un'opera individuale, poi allargandola in un'opera associazio– nista, non siano condotti a chiedersi se una tale opera non sarebbe appli– cabile, cd in c1n:1lcmisura lo sareb– be, alla società jntcra? lnfat1i se ci ~ono delle inizinlivc che possono rea– lizzarsi su una scala ridotta, altre non possono svilupparsi bene che su scala generale. t necessario che esi– sta un codice della strada ed esso non può essere applicato a quindici l)Crsonc; bisogna che tutti l'ossen•i– no nell'interesse della sicurezza di ciascuno. almeno nei confronti di un grande territorio. Si è sociali nelle, misura in cui si è capt1ci di solidarietà. Si. è indivi– tlualistlt nella misura in cui non si è capttci di solidllrictà. Ora, l'op- 1>or111niti1, come il dovere, come l'e– roismo è (lualchevolta di essere soli- 1lali e c1ualchevolta di non esserlo. Sarebbe il momento di riprendere ,1ui il ragionamento intcrminabilet d,e ho sviluppato in « Riflessioni sulla Solidaric1i, » 1 e che può essere riassunto nel seguente modo: « Guardando le cose da un certo punto di vista, la mia solidarietà si estende agli uomini cd alle donne, :i coloro che conosco cd a coloro 1 UUni<1ue, 11. 70. 398 che non conosco, ai viventi ed ai morti; essa no'n si limita aUa specie .. uurnna ma comprende tutto ciò che è vh•o cd inanimato; questa solida– rietà è uni-versale e cosmica; com• prende le bestie e gli alberi, le onde c le pietre. Ma la mia solidarietit si arresta là dove io lo giudico opportuno. Ho un bell' essere solidale, in teoriat con tutta l 1 umani1ù, ciò non m'im1>edi– sce di non considerarmi solidale di certi 1111i che essa commette; e ncJlo stesso modo che io sono obbligato di comballere la natura - con la <1ualc sono tuttavia solidale - quando i suoi fenomeni o le sue meteore mi minacciano, così io non esito ad op– l)Ormi ai miei simili se la loro con• dotta mi conduce là dove non dovrei essere o do\'e mi piace di non andare. Quando una guerra è dichiarata, io non mi senlo automaticamente so– Jidale con coloro che l'hanno dichia– rala, e nemmeno con coloro clic la fonno. 1\1.i dicono che io sono solida– le con il prolc1aria10: economica• mente è vero: ma se ,,cdo i Javora– tori precipitarsi nelle imboscate di gucrru che il governo tende loro, o nei p11rtiti politici che forgiano loro una nuova versione della schiavitìt sotto false parole d'ordine di a{. Eranca1uento 1 cllC li terranno anco– ra piì1 prigionieri, mi riservo il ,li. ritto di voltargli ]e spaUe per re• stare fedele alla loro causa, e la min solidarieti't non potendo piit ri,·csti– rc i) carattere socialista, assume quel– lo individualista. L'anarchico è in diriuo, se non ~ per lui un do,•erc, d'abbandonare la massa al suo des1iuo e di non .as– sociarvi il suo, c1uando la corrente irresistibile, per fortuna passeggera,. tira <1ue::tu 1!rns.:a in un senso con-

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