Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

e delle manifestazioni semplicemente ricreative, in uno spirito libertario esente da volgarità commerciali; c) coltivare e mettere in atto in tul• te le circostanze uno spirito rigoroso di reciprocitit e di solidarietà; d) attivarsi, con riunioni di grup- 1>0o di gruppi Jnterali e con una pro- 1)8ganda da persona a J>ersona, per l'adesione di compagni suscettibili di diventare dei libertari; s) educare ~ formare questi ade. renti; f) prendere l'iniziativa della crea. zione di organismi laterali non spe– cificamente libertari (tra l'altro dei gruppi popolarj d'educazione e d'a• zione sociale) e scegliere per 1a loro realizzazione i compagni J>iù capaci per le loro qualitit di animatori, d'e– ducatori e di propagandisti, che agì. scono in costante contatto con il gruppo; g) con Jo stesso spirito e con lo stesso obie11ivo, impegnare o aiutare i militanti a 1>enetrare negli ambienti 1>il1divers·i per compiervi un Javoro di informazione e di dissodamento sul piano generale dei diritti dellai 1•crso11ae della di.fosa della libertà 1>erallargare il campo di d.ifTusione della nostra filosofia. È sottointcso che al di fuori del gruppo, 1'attività del militante è li– bera, a condizione che quest'attività sia senza ambiguità e non pretenda sottrarsi alla critica contradditoria ma cordiale dei compagni. fV. I gruppi locali assicurerebbero tra di essi un legame per mezzo di federazioni regionali e di una federa- 392 zione generale che si proporrebbero tre scopi: l) discutere nei congressi i prob1e– mi dell'azione; 2) coordinare questa azione sul piano regionale nazionale ed interna– zionale, esattamente con lo stesso spirito e con le stesse condizioni del piano 1ocale; 3) designare le commissioni re– sponsabili delle J>ublicazioni e della realizzazione delJc deliberazioni dei congressi. Ogni gruppo delegherebbe a <JUC• sii congres'-i uno o più rapprest>ntan– ti della maggioranza e della mino– rlttt;;a per rappresentarlo, ma ogui · militante potrebbe intervenire nelle discussioni a titolo cons\Ùti,,o, il tem– po di parola essendo ripartito ugna}. mente tra tutti i partecipanti. I congressi regionali non s'occupe– rebbero che degli affari regionali. Sono i gruppi stessi di base che: sa– rebbero direttamente rappresentati al congresso generale come al con– gre~so n:~i~•nalc. Pare che ta!t.- organizzazione con– cili. il prim::pio del.la libera dP.termi– nazic.irn dc~lriudi, iduo con la coor– dina7.ione J1 forma federativa. L'azione, cosl imperniata secondo il modo dell'associazione nuturale, mi sembrerebbe non abbia bisugn<– di altra regola che <1uelle della co– scienza sottomessa ag)i imperativi personali che caratterizzano utiimen– te, nei riguardi dell'opinione pub1i. ca, un libertario autentico: camera– tismo, obiettività, reciprocità e leal– tù. CHARLES-AucusTE BoNTEMPS

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