Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

Sul piano spirituaJe, l'assurdità non è minore perchè si pretende di trovare s:irnili lo spirito di tm essere transitorio con Jo spirito di un Dio •·he si concepisce solo come un asso– luto. Viceversa, la storia delle reli– gioni ci insegna che gli uomini lum– no sempre immu.ginato delle divini– tà che riproducevano Ja Joro propria mcntalitù e lo stesso loro livello. Ciò che risoh•c la questione: Dio è una creazione dell'uomo. Hl- Dio essendo incomprensibilc (se non per mezzo delJe figure antro– pomorfiche che lo riconducono alla scala umana e cosi lo distruggouo), le sue volontà non sarebbero afTcrrabi. li <"110 con la scoperla delle leggi del– la natura di cui sarebbe autore. on ci è dunque di nessuna utiliti1 diretta ,,oichè ogni ricerca non può, cosi. che JJ:irtirc dalla natura, in funzione Jf'll'uomo e per l'uomo. Ciò appare chiaramente se si ri– Oelte che ci sono dei problemi solo f>erchè ci sono degli uomini a porli. lV- 'ell'ordine fisico, c:iù che co– nosciamo del mondo, l'ubhiamo uc– c1uisito con il metodo della scienza obiettiva. Essa è la sola via cfficienlc dclln conoscenza. Le credf'nze dello ~pirito metafisico non sono che le vie t1elle ipo1esi. Queste sono infirmate o confermate ,lni dati analitici della scienza. La ragione cd i1 giudizio operano la sin. lf".:ii e <'OSlringono la dogmnticu reli– ;:iosa a rifugiarsi nei simboli. Vi è, probabilmente, un limite a ques1a via della conoscenza. Se tale ;. la <"ondizionc dell'uomo, lr fovolc non vi eambieranno nicntf'. Ma non 1!1•v·f' ..~f'rf' proibito di rngnart· 11 rhi l'immaginazione conferisce una fa– ,·ohà d'illusione. Ci dev'essere un limite anche al. i•orgoglio di essere un mammifero eccezionale. L'uomo non è che iJ ri– :,uhato - cerlamcnte accidentale - tl1•lle evoluzioni nntu.raJi e uon una rondizione dcli,, leggi ,·he reggono l"csistente. Etica 1- Se c'è morale :ioltanlo dell'uomo e per l"uomo, la sua sorgf'ntc è nella nostra natura-complcsaa: istinto ed intelligenza, egoismo ed altruismo, simpatia ed ostilità, fodiviclualismo 1· sociabilità. Un'ctic.1 razionale è m1 saggio di c;onciliare <1uesti contrari mediante una sottomissione e nello si.esso tem– po una rcsislen:r.a agli imperativi del. lu natura. La biologia ne fornisce gli elementi, l'osservazione psicologica li ,·omplcla. Questa etira varia, dunque, con !"arricchimento della f'OIIO!ccnza e l"cvoluzioue dell'umbie111c. È un con– <'<'110 della vita e non della morte. On c1ucs1avir11111li1ì, fii variazione de. ril•nno dlie morali: una morale socia– le cOrrente, in lf'ntt, c,,oluzione ed 111ilenella prnlica, cd unu morule co– ~1ruita, :,perla verso l'avvenire, pecn– liare alla l'ila personale di m10 spi– rito libertario, in margine dell'am– biente di cui es.11.U anticipa e s11.sci1a i cambiamenti. JT. Lo stato attuale della biologia indica un'i1l\'11rinbili1ì1 delle facoltà umane. L'uomo non cambia. Ma esso può cambinrf' l':1mbicntc, renderlo propizio ali,.. mnnik•stazioni di tcn– denzP benefiche a sè e 11daltri ed o– Qfi)c alle tendenze nocive. 387

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