Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

tà implica proprietà. Quest'anarchi– smo naturale è considerato da molti come il complesso dell'anarchismo e, senza dubht0 1 è giudicato inattua– bile e indesiderabile. Ciò che molti non vedono è il fatto che tutti i si– stemi esistenti che essi accettano ed appoggiano sono principalmente il risuhato dell'anarchismo naturale, cioè di un sistema in cui ognuno agisce secondo il proprio volere e il proprio potere, a meno che un vo– lere e un potere più forti, non si Crappongano sul suo cammino. L'anarchico dichiarato, sebbcnt'. i– dentifichi il suo volere e il suo pote– re con un principio razionale, è in una posizione appena indifferente da quella di ogni uomo qualunque. Quando agiS<.:e differentemente, ne sono responsabtli la sua intelligeuza e il suo senso etico, e se egli è annr. chico pcrchè ha intelligenza e sen. so etico, il contrario natural111ente non è vero. Come corollario di quanto sopra· le organizzazioni anarchiche non si coruporllmo in maniera molto di,er– sa da quella delle nitre orgauizazio– ni. Quand,o esse cercano rigidam<'n– te di farlo, subito si dissolvono o :-i– rnungono inefficaci. Per pcrsevt"rarc costruttivamente a rnccogline gli a– narchici in un'azione comum.·, s: ri– chiede una grande ,losc di fcd<!. Se non fosse per la foclelti, alle proprie illusioni e concezioni e per la i,wa– pacità psicologica o morale cli a5so– ciarsi con J>Crsone di fede di,•crsa, nessun anarchico resisterebbe piu di uu anno nella partecipazione utti\'a \11 ~m•~rgnnizznzione anarchica. Sono l'azione e l'organizzazione in– P1CmP che nvltono in nello riJi.E'\'11 tutte le difficoltà dell'anarchismo pra1ico. Gli uomini con idee r,nar- eh iche dovrebbero riunire insieme le loro forze, ma una \'Olta fatto dò, da dove comincerebbero e che cosa farebbero? Essi sono invariabilmen– te pochissimi, la loro impresa ,";va– stiss.ima ed essi che vogliono libertà completa per tutti, sono circondati da tulle le parti da persone che ·1011 vogliono perdere beni pii, pNziosi JlCr loro della libcrtù, oppure vogiin. no una libertà che secondo le conce– zioni anarchiche non è che schiavitii cd oppress"ione. Vi possono essere condizjoni favo– revoli a q11es1ao a <1uella attività a– narcl1ica. Gli anarchici possono esse~ re di tale calibro da prendere l'ini– ziati\'a, cd un'azione anarchica può (are la storia, ma gener:1lmcntr-, ed ora più eh~ mai, le situazioni poli– tiche e storiche sono <;osi cornpattc, pressanti cd opprcssh•e, che ogni in– terpretazione in termini anarchici è inefficace e nou ammctle una soluzio– ne anarchica. Supponendo che J'or– ganizzazionc anarchica sia di lavora. lori, la sua azione sarà di rivendica. zioni di classe, e dovrà tener conto della forza e della volouti1 degli ul– tri operai organizzati, nonchè di quella d~i datori di lavoro e di uno Stato che si occupa di controllare i ra1>porti tra <latori di lavoro e lavo– ratori. Se lo scopo dell'organizza. zionc è sopratutto politico, allora sa. ranno i problemi del giorno a deter– minare la sua azione, e la loro com– plessità do"rchbc essere controbilan– ciala da una complessitì, di organiz– zazione molto simile, se non i<lenti– ca a quella di un partilo; sebbene non sarebbe necessaria promiscuità di 1>ersonce di mezzi per influenzare fo maniera tangibile le molle che s1>ingono i problemi del giorno. L'azione anarchica efficace dfpen- 379

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