Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954
i problemi economici e politici pos– sono trovare buone soluzioni. Non è pili necessario che le nostre indu– s1rie siano possedute monopolistica– menle da corporazioni o governi - la j)rat ica della cooperazione vo– lontaria, i principi di eguaglianza, pennelleranno nuove specie di orga– nizzazioni. Liberala dalla ferrea 1no. prietà mono1>olis1ica, la nostra inge– gnositi1 meccanica e organizzativa troverà s1Ì-ade per bilanciare i no– stri interessi come consumatori o co– me lavoratori. La nostra vita politica non sarì, pili centralizzata nel go– verno nazionale, e gli uomini e le donne acquisteranno la sovranità dei 1oro destini. L'individuo 1>uÒ essere liberato dalle richieste di conformi– tà - non avremo piì1 bisogno di pri– gioni - e così via attraverso una moltitud.ine di « problemi sociali » che rimangono insolubili fin quando i principi fondamentali della società rimangono invariati. (Oh, si! le soluzioni richiederanno molto alla nostra ingegnosità. l\fa alfine saranno in principio possi– bili e la libertà delle comunità e dei gruppi nel provare anche i piì1 rstremi esperimenti do,,rebbc acce– lerare la scoperla delle migliori so– luzioni.) 5. - L'uomo è perfettibile Nulla meno che il Paradiso! rosi deve apparire a coloro che hnu– no paura dei sobrni coraggiosi. Certa– mcnle non possiamo fare a meno di rnnrermaro l'accusa che gli anarchici sono dei "isionari che risolvono ogni immaginabile problema - nell'im– maginazione. Poichè infatti nessuna SO('Ìetà come quella che suggeriamo è mai esistita. 374 No! Al contrario! La visione è mo. desta; è solamente perchè noi siamo abituati ad una vita misera, solamen– te perchè noi abbiamo timidamente accettalo le tradizioni della società capi1alistica-militarista, che la liber– tà appare fantastica. Una volta uc11ui– sita1 essa apparirà senza dubbio 11011 pili che uno stadio dell'umano pro– gresso. Nondimeno, i fatti sono ratti, e la libertà è solamente una ipote;.i. i\on che gli anarchici, oerni qual\'olta sia stato possibile, non abbiano affer– rala l'opportunità per rendere l'ipo– tesi reale - ma in quellP occMioui, t'•'Si :n Russia come in Cspa;.;na, que– sta idea pericolosa è ;tat:i sd1iaccia– la prima che potesse moo;trnr1• i suoi meriti (o se abbiamo torto i suoi de– meriti). Noi Ja riteniamo con(nrmt.l. alla migliore conoscenza del.I' uomo e della società; noi crediamo che cia– scuno di noi possa sentire in sè i bi– sogni, i desideri, le potenzialità a cui essa risponde. « L'uomo è perfettibile >) - il che significa o c nel.la nostra società noi non abbiamo incominciato ad esplo. rare le potenzialità dell'uomo ». La storia non ci sta portando verso la nostra libertà, come l'uomo era abituato a sperare. Affermiamo solamente <1uesto: ve– diamo nell'uomo la potenzialità di vivere in libertà; sap1>iamo che vi. sono tem1>i in cui i conflitti sociali creano l'islanza della libertà, dell'e– guaglianza, della giustizia, e tempi in cui la presa del passato è allen1a. la e la .scelta diviene possibiJe, Può in tali tempi essere evocato nel po– polo il desiderio de11a libertà, l'amo– re della libertà dagli anarchici. Que– sta è Ja nostra speranza.
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