Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

preludio di cose serie, se è animato da clementi rivoluzionari in condi. zioni fovorevoli (moralmente e SO• cialmcntc) alla rivoluzione; ma nes• suno si farebbe le illusioni fantasti• che del temJ>Odelle prime prove. Sono poi intervenuti gli sviluppi j. pertrofìci dei « partitoni >>Il toglier valore anche alla cosidetta azion(" 1li• retta, perchè l'azione diretla coman. ,:lara dai partiti diviene già(< indirci• ta >J, anche se sia azione di piazza. A rendere l'azione operaia inceppa. 1u è inlervenuto il sistenrn della sta• tizzazione sindacale e del « compar• tccipazionismo ,, agli utili ncll'indu• stria. Questo compartccipazionismo uou è sollo i nostri occhi nel suo pie– no sviluppo; ma, da <1uclche se ne può dedurre dai paesi pili a\•anzati industrialmente, è una tendenza che si va sviluppando, che rompe le reni ullu famosa lotta di classe. Non è del. to che l'ora della rivoluzione sia fini– ta 1,er questo; ma è detto, che dob• biamo guardarci dell'illusione che la <( fobbrica >> siu per se stessa l'incu– bazione della ri,,oluzionc operaia. La fabbrica può divenire un mezzo di contagio rivoluzionario e può dive– nire, come divenne e come è iu 1rne• si di di11atura, il modo di incarcera– re meglio i produllori. ln tempi di dittatura, l'artigiano, il produttore indipendente, l'arrotino ambulante, ecc. si sono potuti so11rarre al con– trollo e all'occhio della spia meglio che gli operai della Fabbrica. Chi avrebbe ,•oglin oggi di andare alla leggera con la parola sindacali– emo? Vi sono i sindacalisti 1< ameri– <·uni 11 e vi sono prrsino le i;.pc1lizio– ni degli a1>prcndis1i i1ali:mi pcrchè rndano sul luogo ad imparare la ecuola del \'ero sinchtculismo tra 8""8:slers d'America, proprietari pri. v11ti dei loro sjndacati, che mettono all'incanto dei partiti per le infinite varieti, di elezioni quasi tulle fatte «liberamente,,, sal\'o l'infiuenzu del· la Tammany Hall e dei suoi sicari. Vi sono i sindacati ca1tolici di Pasto– re. Quelli 11 falce e marlello ,,. .. di chi si sa! Gli altri <( liberi >1 come gli angeli, della Federazione social– democratica. Infine quelli 1( garibal– dini 11 tli Pacciardi. Senza 1)arlure dei sindacalisti di Ras.soni, che sono sempre in attesa del loro turno. />ar– ee sepulto, per questa parola. l\1 i pare del resto che, senza ve(. lei1i1 di puri o di purissimi, siamò tutti d'accordo di chianrnrci mwr– chici, e basta li. Tutta <1uesta esperienza mi pare– <·hc giustifichi e spieghi la corrente della quale sono uno dei tanti, in una specie di sintesi unarchica. Sintesi, non 1wl senso che mi pare sia staio quello di un tempo di Scbastian Fau. re. Non nel senso cioè di ricavare un (( prodo110 )) sintetico teorico u11i1·0; ma nel senso di riconosocre che c'è una es.senza intrinseca anarchica in ogni corrente t1 anarchica >1. Non eh~ si dice anarchica; ma che opera a• narchicamcnte. Anarchicamenle è chiaro che vuol dire Slure :.ti di fuori dello Staio e delle forme p11r1istiche e quando si 1n1òcontro lo Stato in ogni numifo. Slazione della nostra allivitit. È <1uc– s10 che <1uulifammo « movimento a– narchico,,. Il che comporla l'insie. me della F.A.l., ,,er esempio, e non esclude, n<'l concerto dell'opera a. narchica, clementi a cui non ripu– gni il lavoro in comune con la F.A.l. anche se prcforiscono di considerarsi :u·c:mlo agli altri compagni o titolo 367

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