Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954
te - è condannato alla miseria e fìn– chè esista lo Stato, <1uelle meno avare libertà sono alla mercè del primo a,,_ venturiero o gruppo di avv('nturieri che, con l'astuzia o con la frode, con un colpo di mano o mediante l'inge– nua credulità degli elettori, riesca acl assicurorsi un predominio &ullc su<' istituzioni. In una parolu, gli unarchici i1llrn. dono agire col llOpolo non uscendo dalle' sue fila, onde tenerlo vigile e sveglio sempre a frenare le sempre possibili, direi <11111si fatali, invudcn• ze dell'uutorità s111talc; e perchè in fine dei conti al popolo non reslcran– no mai che quelle libertà cl1C'si sarit fo1icosuruc111econquis1ate col sangue dei suoi figli piì1 generosi. Mentre, quindi, nello s,,olgcrsi delle lolle ri– voluzionarie, gli anarchici do,•ranno - non soltanto per es...o:iercoerenti alla leltcra della loro do1trina, ma per potenziare al urnssimo le tcnden- 7.e cmnrH'ipatrici della massa disere– dala - sempre pii, immedesimarsi cou le aspirazioni e con le azioni del po1,olo, d:mdo II qul'llc impulso, in– coragµ:i11111cn10,precisione e forma, - a quet-le indirizzo e bersaglio; do– ,•ranno con cura non minore evilare di eonforu1crsi con l'aulorità dello Stato, quali che ne siano i mcrili .ap– parenti. Tr:1 S1a10 e Popolo gli :urnr• chi('i non devono mai crear llOnti. o,,e pos~ihile dc,•ono invee(• CC'r1•ar di evi ture che ne neino o ne nrnntrn– gano gli ahri. TI me1odo :marchico <le,•c essere auti11111ori111rio in tulle le fasi dello svolgin1ento rivoluzionario. E per es.. sere lalc dc,·c essere inlransigente ,•erso le masse in rh•oluzione. In :11- trC' parole, deve essere il melodo e– scogitato dugli anurchici, per se stes- 362 si e per quanti altri librramenle SC'rl– gano di adottarlo. In esso non solo non troveranno posto le transazioni contro le tenden– ze autoritarie d'ogni specie, ma ne– anche programmi di controllo delle masse, o di realizzazione o ricostru– zione totalitaria; progrnmmi che ri– chicdopo per la loro applicaziò1h• violenza, coercizione e org1111izzazio– ne statale che sono proprie dei parti– li di go,•crno. La storia non ha eSé:'mpi di rivo– luzioni anarchiche. Mn la storia jn. segna che lulle le rh•oluzioni del pas– sato, in quanto ecclissi dcll'autoritù ,,olitica e religiosa, in <1mmto vacan– za del privilegio economico, in quan– to sgre1olamcnto orizzontale e verti– calt~ delle vecchie istituzioni, e rilnr– no s.pa.smodieo all'indipendenza, Sf• non pure alla liberti, intcgralè, delle moltitudini, Furono nella loro esscn– z11inconsap('volme.nlc an11rchiehc. 11 metodo anarchico della ri\'olu– ziouc sari, c1uindi inteso a far t-Ì ("he lale ceclis.si dcll'auloritù politica e religiosa, 1ulc vacanza dd pri\'ilegio, tuie sgretolamcnlo delle vecchie isli– luzioni, tale a""io dcli<" moltitudini 1>opolari alla liberti• e all'indipen– denza. assumano carattere di perma. nenzu e di cons:q,cvolczza, ond.e sollo la pressione delle necessità irnpellen– ti della ,·ita le legioni lavoratrici - non le minoranze politic11nti in ,·e(·c loro, e neanche le minor11m:c politi– canti sedicenti anarchiche - risolva– no in libertà i 1,rohlcmi dell'ora ed C'laborino, in armonia coi loro biso– gni, le istituzioni dell'ordine nuovo. Cli anarchici non si distinguono dulla grande folla degli altri produ1. tori se non in questo, che hanno in tmticipo la coscienza, pii, o meno
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