Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

culcali non può che miJilare II fian– co - anzi all'avanguardia - dei la– vo.ratori nelle loro lotte quotidiane per un hoccon di pane meno avaro, per un orario di lavoro Jliù umano, per tutte quelle garanzie civili e po– litiche, materiali e morali, senza di cui non è liberlù indi\,idunle possi– bile, nè dign.i1à dell'individuo, nè progresso sociale. Compito precipuo d.ell"anarchismo è anzi <1uello di risvegliare nei lavo-– ratori <1ueldesiderio e quel bisogno e.l'indispensabile volontà di parteci. pare alla lolla sociaJe per la propria emnncipuzione, di cui la lolla di classe, intesa nel senso di lotta 1>er la conquis1a del benessere mutcrin– Je, uon è che un aspetto. L'unarchi– sruo riconosce che la miseria fisicn i itoltanto un aspetto dell'inferioriltl sociale dei lavoratori rispello alln classe privilegiata dominante. ]n ve. rilù, nella sor.ictà presente i lavor:ah>· ri tono in condizioni di infodorili1, risprllo alla classe t~ominante, and1'– nel \:,mtpo del sapere oltre cJi,, in quello dell'economia, e l'q,narrhi– smo, emancipatore integrale dell"u– m:111itì1, vuole la lotta di clusse int••– grnln dalla lotta per la conquista d1•l– la ~cienza e d.clla libertà senza fii cui i lavoralori non sarann~ mai in l(rn– do di di(endersi dai privilegiali eh<", ,,i"endo nell'agio, hanno lutte le up– porlunità di tenersi all'avanguaròia del progresso intellenuale arricchen– do cosi il proprio armamentario di difesa di classe. Perciò l'anarchismo mette in guur. dia i lm•oratori sull'inanità dei loro sforzi, ;;e nella lotta di classe non avranno di mira che il conseguimen– to cli miglioramenti materiali immc– diali. Alla classe dominante, che lo aumenlo clclle tariffe salariali e la diminuzione delle ore di la\'oro la– sciano tuttavia jn possesso del patri– monio sociale e dei privilegi che ne conseguono, resterà se1111,rcil modo di riprendersi le falle coucessfooi, o– ,•e la lotta di classe non significhi, pei lavoratori, preparazione materiale e spiriluale alla deposizione della clas– se dominante dalla funzione usurpa– la di élite dirigente. . Però l'anarchismo non intende che la classe lavoratrice abbia mai a so– stituirsi alla classe borghese - o al– la classe aristocratica, o alla casla militare, o alla burocrazia - nel do– minio dell'umanità. La classe lavo– ratrice dovrebbe lottare per la sua e– mancipazione dal d,ominio e dallo sfrultamento a cui è soggctlu atlual. mente, 11011 per l'asservimento di al– tri; lotlarc per l'abolizione di tutti i ,,ril'ilegi, e <111amlo tutti i privilegi siano scomparsi, tutli essendo la,'O• ratori cd uguali, ogni e <1ualsiasi pri– vilegio costituirebbe un'anomalia. un elemento di perhtrbamcnto, d'in– rezione anzi, in seno alla raggiunta superiore forma di con\'Ì\•cnza so– ciale. La posizione dcll'an1m·hico in rap– por10 alle lotl(' trn ca1,itnle e la,•oro d.ovrebhe essere posizione di solida– rietà - solidarictl1 condizionata solo dal concetto secondo cui soltanto la rivoluzione sociale crnancipalrice. rendendo ai produllori la disponibi– litil dei mezzi di produzione di tulio il llalri,uonio sociale, può redimere il liwora1ort:' come indh·iduo e come classe - pn tulle le rivcnclicazioni totali o parziali dei diritti dei lavo– ratori, fino all'eslinzionc completa del privilegio della proprietù privata su cui si fonda il monopolio del ca– pitale; e di ostilità aJ>Crta, irriduci– bile, \'erso tutli quei partili e gru))pi 359

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