Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

grcssi, la democrazia applicala al re– gime fondato sul pri\'ilegio della pro- 1,rietà esclusi\'a e monopolistica è in– \'ece una forma pii1 o meno larvata •li tirannide: la plutocrazia, e come tale mezzo di conservazione e di rea– zione politica e sociale. Gli anarchi– ci non possono perciò rare a meno di combn1tcrla insieme a tutte le al– Ire forme della tirannia statale e ca. flital is1a, non per epici che rappre– ~cnta di ,,rogresso ci,•ile rispetto alle llill gravi forme di barbarie antif'a e moderna, ma per le ingiustizie che commetle e per gli ostacoli che op– pone agli uheriori progressi dell'u• manità. E' ovvio, per conseguenza, che rea– lizzalo l'ordine nuovo anarchico, non si possa propriamente parlare dj <le. mocrazia essendo questa imperniata sul principio dello Stato, che quello nega in linea di principio. Nè è il caso di parlare di Jittatu– rn. Negando lo S1ato, gli anarchici, negano e combattono lutle le mani– festazioni dell'aulorità statale etl a 1•ii1forte ragione quella sublimazio– ne dell'autorità statale che è a1)pun– to la dillatura. Anche c1uando la dit– tatura fosse esercitata dalla classe o– l•f'raia nelh1 sua maggioranza, il che ;, incorwepibilc, o in nome cli una qw.1lsinsi delle sue frazioni, l'anar– chico la combatterebbe senza lregua ,,,•rchè l'anarchismo identifica le lol– lf' del 1nolc1ariato con le lotte per l'('111anci1,azionc di tutli gli uomini, "' non per la creazione di nuove for- 1111; di dominio. Anarchismo e lolla rli clease L'Anarchia è negazione cli <1ualsia. si forma d.i privilegio economico e 1>0li1ico. 358 Perciò l'unarchismo, tendendo a realizzare l'anarchia, tende alht so1•· pressione di tutte le forme di s(rut– tamento, di autorità, di ineguaglian. za economica e politica, al livella– mento di tutte le classi e di tutte le caste in una sola ed unica classe d.i ci11adini liberi dediti al lavoro ma– nuale ed intellettuale, ciascuno es– sendo libero di scegliere c1uelle for– me e quei modi di atliviti, che più si confanno ai suoi gusti e alle sue ,,referenze ed attitudini. L'anarchismo non è perciò, in principio, rivendicazione di classe, ma rivendicazione umana. Esistono tra l'anarchismo e la lot• ta di classe rapporti abbastanza inti– mi. Ma l'anarchismo non è riducibi– le ai termini di una do11rina tldla lotta di classe. In cpmnto la lolla cli classe è de– lerminata, da parte delle classi pri– vilegiate della llroprietà privata e dello Stato, dalla consen'azione del loro 1•rivilegio economico e 1)oliti– co, essa non può trovare e non trO\'I\ indifferente l'anarchismo il c1uale cambatte senz:i risen·e e senza possi– biliti:1 di transazioni il privjlegio in tutte )(' sue forme e, a 1>il1forte ra– ;rione, nelle forme piì1 odiose dello sfru11:.11nentoe llella tirannia dell'or. cline imperante. E in c1uanto la lotta di classe è de. terminata, da parte elci lavoratori. dal d('sidnio e dal bisogno di conse– guire una parte meno scarsa d.ei Frut– ti del proprio lavoro, e dal desiderio "' dal bisogno di strappare questa o <1uella catena con cui le classi domi– nanti organizzate nello Stato li ten– gono nella servitù politica f' nella i– gnoranza in1ellelluale, oltre che nel– la miseria economica, l'anarchismo rivendicatore di tutti i diritli con-

RkJQdWJsaXNoZXIy