Volontà - anno VIII - n.6-7 - 15 novembre 1954

di gran ,·alore politico - « 1984 » - Ja descrizione esasperata ma non ca• ricaturale, quanto manifestazioni di socialismo pii.t o meno libero, suscet– tibile di evoluzioni e rivoluzioni in senso anarchico. 111. Il socialismo non è clurtque ne– cessarimuente l'ere<le ciel capitalismo privato it1, proce550 di fallimento. L'ere<le del capitalMmo sembra. esse. re, secondo ogni probabilità, il tota• litarismo statale. Contro quest'ulti– mo bisogna continuare la lotta inizia. ta nel secolo scorso dalla classe ope– raia contro Ja borghesia capitalista. Tre sono le grandi linee del processo totalitario: una, parte da questa stes– sa borghesia capitalisla ed ha avuto una prima manifestazione nel fasci– smo e nel nazismo; l'altra comincia col soffocamento della rivoluzione socialista russa da parte della ditta– tura bolscevica e shocca nel regime che si suol chiamare stalinismo; la terza, ancora incipiente, ç_Qnsisleper ora in un progressivo rafforzarsi del. lo Stato nei paesi cosidelti dernocra– tici - non tanlo ancora sul terreno politico, quanto sul meno ,,isibile terreno economico - e nella forma. z.ione della nuova classe dei hmzio– nari statali, che ha in mano, non la proprie1i1, ma il controllo della ric. chezza nazionale. Negli Stati Uniti lo Stato tende 1 allravcrso l'« inco1ue tax >l, a attri– buirsi una parte preponderante del beneficio capitalisla; nei paesi piì1 sviluppati dell'America del Sud lo S1ato incide sui prezzi degli articoli di consumo e sui salari operai assai più che il guadagno dell'impresario. La classe in parte parassitaria degli im1>iegati publici s'avvia ad essere in molti di questi paesi una forza so- cialmente più pericolosa che le mani– festazioni deU'imperialismo slrani<'– ro o di capitalismo locale di tipo an– tiqualo. In questi ultimi tempi questa tra– sformazione è stata abbastanza stu– diata, ma senza rilevare sufficiente– mente il carattere politico del feno– meno. In realtà tutto il nostro voca. bolario sta divenlando antiquato o ,·acillante: i governi borghesi non sono più es$en::ialmente borgJ1esi, la democraz-ia capitalista, che non è mai stata vera democrazia, s'avvia a non essere pii, nemmeno capitalista, le classi non sono scomparse ma si trovano in processo di rapida tra– sformazione e tendono nei paesi tota– litari a diventare caste più o meno chiuse. Nei paesi cosidetti democra– tici, i membri del direttorio d'un gran trust bancario sono assai pili vicini ai didgenti di certe enormi organizzazioni sindacali o ai funzio– nari governativi incaricali di regola– re'- mettiamo - il commercio este– ro, che al grosso di quella che si suo– le ancora chiamare borghesia capita– lisla. Dal.la sete di potere di questa nuova classe vfone oggi il pericolo di guerra e l'opposizione a.I socialislllo 1 quando qucslo non sia lo pseudoso– cialismo delle nazionalizzazioni. Una vera socializzazione toglierebbe in– full i a la le casta dirigenle quel con– trollo della llrodnzione e della di– stribuzione ch'è sempre più il prin– cipale strumento di dominio polili– co. li clima di guerra, con la relativa de,·iazione del progresso tecnico ver. so le esigenze della preparazione mi– litare, obbedisce alla paura di per– dere, at1raverso il normale sviluppo dello sfruttamento delle forze natu– rali da 1)8rte dell'uomo, il dominio su quell'incognita che chiamiamo 353

RkJQdWJsaXNoZXIy