Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954
nei <Juadri militari Lutti gli ufficiali fascisti imboscati che al contatto con H nemico si arrendevano· con armi e uomi11i: quella era la vera quinta colonna tanto ammirata dal generale fascista Mo1a. Tenendo i Cronti ri– forniti dagli anarchici 1>aralizzati per mesi e mesi, senza provvederli di armi e ,,ctlovagliamcuti, facendo marcire le derrate alimentari nei ma– gazzini e nei porti mentre Ja popo• lazione moriva di fame, infine crean– do un caos e una sfiducia tali 1 pcr cui era ormai imJ)'()SSibile una ripresa rivoluzionar"ia. Bisognava barcamc– rrnrsi tappando falle qua e là per sal– ,,,are la foccia davanti al mondo che guardava cd allendcva. [n ,.,ue!!le -mi– serande circostanze avH1mc la lega– lizzazione delle nostre collctti\'ilil e fu un bene pNchè così si i1,1lvarono dalla totale distruzione da parte del. le bande bolsceviche. D"altronde, in tulle le società 3.tt • toritarie, le conquiste popolari o 1Ve11- go110annullate o vengono ri<.-onosciute e legalizzate; ma c1ucslo non im.pc– discc che i rivoluzio1rnri conquistino sempre nuo,•e posizioni al nemico. i~ noto che la U.G.'f. era la cen– trale :iindacale socialista, :neutre la C.N.T. era quella nnarco-sindacali– sla. A causa di questa differenza po– litica, le due centrali sindncnli spes– so. anche prima del luglio 1936, si trovavano l'un:1 di fronte all'alLra cd era inevitabili· che durante la guerra ci'"'ilc si lron1sscro in disnc– cordo se non ovunque ma in ,molte lo'"alit:',. Su c1ucsla c1uestio11e ci sa– rchhc da Care un appunto ~,i sociali– sti, eterni tirapiedi di tutli gli aguz– zini del popolo. lPcrchè sono stati i primi a prest1,rsi al gioco dei hol- 230 S<:cvichi e fomir loro tulle le armi necessarie 1>er strangolare la rivolu– zione. .Prima, impedendo l 1uniouc delle due centrali sindacali e poi per– mettendo ai bolscevichi di imposscs• sarsi della U.C.T., solo 1>er timore che do.vesse trionfare )a rivoluzione anarcl1ica, unica soluzione vittoriosn deJla guerra chrilc spagnola. Sulla collaborazione anarchica al governo •ho già detto più sopra il mio llarere e le mie affermazioni non so– no frullo di una mia collaborazione che mai ho accettato, ma del pensie– ro della maggioranza dei militanti della C. N. T. - F. A. I. di quel -iw– riodo. on è ,,ero che l'insieme del mo,·imento libertario non abbia d.i• seusso la decisione dei Comitati Na– zioMali, o come dice il W~cock. dei dirigenti; anzi partecipò a lun– g;hc discussioni su quella materia e s.ah ·o in casi rari, appro,'Ò in I iuea •li massima l'atteggiamento assunto dai << dirigenti ,1, Ora, significa non aver vissuto in– tcrnmcnle quei tragici momenti, per flarlarc così spregiatirnmcnte della funzionalità del movimento liberta– rio spagnolo. Non solo, ma è t>nrc 111 i@conosecre la natura ed il metodo che i cornp-agni spagnoli h:111110 seu1- 1•re :1clopernto nella lotta per la li– herlìt. lnn:mzi Lutto, si era im11eg11atiin nn:a terribile guerra, <lcllu t"11ialc i no– stri compagni sopportavano il mag– gior 1>csodata lu vaslit:'l del loro mo– '"imcnto e delle iniziath·e che local– mente bisognava prendere per for rronte alla situazione. I com1n1gni o,•unqu<: sovraccarichi di compiti non l-'0\'Crn:ilivi -ma costrulti,~i e ri– \"oluz:011nri1 non erano in grado lo– µ:icmnt•ntc di organizzare e 1>artcci-
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