Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

I.a definizione di" mrard,ismo cri– .,,imw • con cui si identifica tracli– zionalmentP1 il pensiero di T. C im– pro1,ria e au1bigua, poicl1è unisce in '!'i• due concetti da ri1cnersi dinme– tralmcnlc opposti: l'idea di Dio, che proprio ncll'uhi1ua fase di sviluppo tiri 1•cnsicro tolstoiano è il Padrone assolulo cui i servi - gli ,,omini - pa~i,•amcnlc prestano obbedienza; e rid<'a e la prassi anarchica, di natu– ra rivoluzionaria o quanto meno ri– ,·oho.,a. le <1uali per conlrasto csclu– tlono qualsiasi specie di su,lditanza e di obbedienza a chi che sia, in par– ticolare se ente 1>sicologico di figura 1ru,ccnden1e e perciò pii1 radicato d1c disllOlila in tal modo fi11iri'11:ieraccen– dersi. Ma 11010 l:i legna set"ca 1ii1C,lia fuoco, in •1u11lsiasimodo la si metta. Ouc,10 erro– re è ro~i evidente che ili uomini non po– lrcbhero int'a1iparvi se non ,·i foue una c■u. -a rhe li dit1>011ca tale inganno. Que!la rauia è t'hc il t'amhiame1110 dellè quali1i ne– i:li U<lmini de,·e C"Omi1u:iareda te ,1eui ed e1ige molla lolla e molta (:11ic11.mentre il muian~nlo della forma di ,•ila degli allri ~i fa 111!,C\'Olmcntc. ~en:r:a fatica interiore e ha l'aria di un'a11ivi1ù mollo grave 11. Nel• l"o1rn•N1lo • A,;li open i » sj lcg,;c: t1 Ne1• ~un fllmhiamcruo delle condizioni e11eriori uon ha mai mig1iorato, nè può migliorare le fOmli:r:ioni degli uomini ». La figlia A– leuandra ri1•or1.ache il ptntiero del padre a 1>ropo•i10 della ri\'oluzione era tollan– r.ialmente il seguente: a Perchè la 1ilm1ZÌO· ne degli uomini migliori, gli uomini 11eui de\'ono migliorare. Ciò è una verità eguale 11 quella· che, per ri1ealdare un re.cipienle d·ac-qu:a, tulle le singole gocce devono teal. llar!i, L'a11ivi1à ee1eriore, e specialmente la 101111ociale. allontana l'attenzione della i:en1e dalla propria vi1a in1ima•.• ». E ne.I 1liario, in data 12-11-1900 si 1rova quella t>C111enza: « L•uomo vir1uo110 eorregge te 1!-ie11;;o e non esige nulla dagli ahri, cosi rhe per lui non può esserci nu11a di 1gra• de,•ole •· 206 n~ll'uomo e ,li pii1 ,lifficile estirpa– zione. Se si considera J'f'r giunh1 clic i momenti di pii1 chiara impostazione– anarchica prescindono (anche. quan– do non vi contrastano) dalle posizio– ni religiose o 111or11listiche.e che l'i– ccvcrsa le affermazioni di piii genui– no e intimo eontcnulo religioso sono estranee a ogni cffctti\'a posizione po– li1iea, risuha Cl'idcnte con1t: siu erra. la la 1crminologiu usuale. 2 Pare quindi pii1 c-i:11101101arc la compre– senza in T. di due piani diHrsi. di •·ui quello religioso sovrasta e supera in estensione quello politico-sociale; 1>crcui C. sì, possibile pu:-larc di a-• 1 •In reahtt il 11ri1110 ud imnu:llcr.T"T. nel novero uUìC'iale dei 1>crm11orianarchici e 1!11110 P. Ehzbachcr, ne « L'1uw,cl1ismc », Parigi, 1902. opera tli 11cauo valore cri1iro, c1ua111un11ue,·e.stila di uno ri,ida forma 1>s.:111lo-Sf'ientifiu. Del reilo gli anni in cui fu rompos1a. mentre T. 11cri,•e,•a e diffonde– ,·a febbrilmente i l!UOi opuk'Oli contro lo ,iato e la chiesa, 111·cohienlu~i:Hticamenle in molli amhienti ri,·oluxionari, mo111rano come il giudizio non poua essere mno O· bielli\·o. : CCr. ne t1 Lti Spigti,. <1ue,1a 11rcrisa di– ~linzionc, in cui lo 1•o~izionc tols1oiann è tull!I irreale, integralmente 11i1ua1u eu un pia. no di puri valori 1•11icolo,r:ici: jo; Quando in– oon1riamo dei rivoluzionari C'Ì inganniamo s1ieno, eredendo di avere con loro dei pun– ti di contano. Loro e noi pure gridiamo: nè stato nè proprie1à nè uguaglianza e mol. le ahre co~e. Tu11avia c'è una ,rande dif– (e~m;a: per il cri61iano lo italo non e.si - 11e, quelli invece vogliono 11i51ruuere lo sl:1110.Per il cri.Hiano non e.siate la proprie. iii, quelli vogliono abolirla. Per il eristia– no Fono luni eguali ~I eui ,·ogliono di– s1ruggere la ineguaglianza. I ri,·olurr:ionari 1•omba1tono col governo dal di fuori, ff cri~1ianesimo vice,·eru non oomba11e affat- 10, distrui&e le fondtmen1e dello ilalo dal– l'interno.

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