Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

110 e ge1ta110 le fomlame11ta <li tm nuovo ordine sociale che penetri in tutte le relazioni della vita economi– ca e sociale con principii etici che abbiano la loro espressione nella li– bertà dell'uomo, nel.l'attuazione soli– darill del mutuo appoggio e in una gi,utizia socittle per tutti. Tale socia– lismo delle Comuni è l'wtico mezzo per impe<lire l'accumulazione del po. tere politico nelle mani cli una pic– cola mi,wranza (! per scuotere l'esi– stenzn cli ogni politica del potere dnl di dentro e dc,l di fuori. Sostituisce alla meccanicn moria dell'orgmrizzc,. :ione ce,urc,/e l'a.,sociazione., cioè la cooperazione organica di tutte le for– ze socinli e di.Hrugge coll'w:ione pra– tica e cretttrice l'uniformità della vi– ta, che è nel fondo di. ogni sistemtt sociale artificittlmente creato )1, 1 Bisogna lavorare ognuno nelle pro. prie comunità <li lavoro e di vita cercando d'arrivare a creare una as– sociazione federativa delle Comuni di modo che ogni comune possa tira– re profitto dall'esperienza degli altri 111)plicandola 1rnr1icolarmcn1e ai pro– pri fini. Ma esisleva qualche cosa del ge– nere o anche solo una tendenza in tale senso in Germania nel 1947? No. Pcrchè, scrive sempre il Rocker (< se vi fosse oggi in Germania una ten– denzt1, politica o sociale cou princi– pi dichillratament.e federalisti e una intera com preusione per le aspira– zioni del socittlismo libertario nella quale potremmo entrare senza far violt>11z<1 alle nostre convinzioni, po– tremmo risvarmiarci tutto lo sforzo. Pt>ròdisgraziatamente noti è così. />er questo credo che con il Cllpitttle sr,i- 1 011. i·it., pag. 19. 11rima colonna. li2 rituale lasciatoci in ere<littÌ dal vec– chio movimento, dobbiamo sostener• ci e non disperdere ittut.ilmcnte le nostre forze per fomentare cose che in ultima analisi sono quelle che me– no ci ttU.inmo o possono essere <li qu.lll.che utilità ,1.E riprendendo qui l'idea e l'iniziativa che Piclro Kro• potkin aveva avuto nei suoi ultimi anni di vi1c.1 e di at1ivi1à in Russia, nel 1919, anche il Rocker propone un'associazione di federalis1i che si 1>ro1)011gono In creazione <H una fe. derazìone di lutli i popoli sul.la ba– se di una economia socialis1a Jibera, con esclusione di tutli i tentativi ca– pitalis1ici-s1atali e di misura dit1a10. riale, riassumendo così il suo 1>ensic– rio: (( Quello che penso è u,u, Asso– ciazione <li federalisti Ubertari nlla qm,le imporrn poco l'ttttirare <li.tttn– ro i,, lllnto qtwlche nuovo aderente, mt1 ,ma Associll::ione <li esseri affini ispirati da spirito libertcirio, decisi tul aprire la sw, a11ività. 11erso l'e• sterno t1 campi sempre più vasti ,rei quali posstmo manifestarsi /ccomla– ment1~. Non dovremmo cercare di riunire tutte le nostre forze per ttp– partarci dal mondo, ma bensì per compiert> determi,wti lavori che 110,1. sarebbero .realizzati senza tm tale n1ggruppamento )).: " Le Memorie ,. Per ottenere un'idea abbastanza chiara e possibilmente comple1a del 1>cnsiero ohrc che dell'opera di Ru– tlolf Rocker, era necessario seguirlo, come abbiamo fallo, attrm'erso qual– cuna delle sue 01:.ere piì1 imporlnnti e che hanno caratterizzato i \'ari 1>e- :: op. d1., pag. 13,

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