Volontà - anno VIII - n.2 - 1 giugno 1954

L'aASerublea dei soci elegge iJ diret• tore, Le paghe sono date dietro inte• sa coi sindacati. Noi produciamo ol• Ire a botti per il vino anche mobili; In questo momento stiamo produ• cendo princjpalmente cassette J>er mele che vengono inviate via Fiume io Israele .. » « Loro hanno verosimilmente quaJ. che ultra attività ohre alla segheria e alla lavorazione del legno?» « Amministriamo collettivamente l'albergo del villaggio ed abbiamo pure 5 ettari di terreno, nel quale piantiamo granoturco, cereali, patate ecc. Naturalrnente abbiamo pure be• stiamc da lavoro e da ingrasso. » « Hunno contratto debiti collo Sta• 10? » ,e 1 on è stato necessario per noi. La nostra impresa è in attivo. Noi nrnndiamo a spese della eooJ>erativa alcuni membri a studiare in città. Accordiamo crediti ai soci per le co. slruzioni di case ecc. ». Ces.njitza giace in una fertile valJa. ta. I m'onti circostanti sono coperti di querce, faggi e conifere. Le solide ca!C di pietra sono ben temile ed or, nate esternamente. All'estremitì1 de.I villaggio sono state costruite una se, rie di case nuove. Le stanze sono pu• Jite ed accoglienti. Le grandi stufe delle cucine stanno a testimoniare l'inllusso dell'oriente. Gli uomini so• no attivi. Il villaggio dà al visitato. re l'impressione di una comunità f'hc ,,i,•c nel benessere. Questo va attribuito senza dubbio all'ininter– rolto lavoro di 50 anni della coo• ,,crutivo. fl villaggio Zelcsniki era, nono• stante la sua splendida J>OSizione, fino n pochi anni fa sconosciuto in Yugoslavin. Oggi ogni studente di di. 104 segno sa cl1e il suo astuccio per dise– gno proviene dalla cooperativa di questo villaggio. L'impresa produce pure strumenti per orologiai e bilan– ce di J>reeisione. Allorcliè nel 1946 incominciò nel paese il grande J>Criodo di edifica• zione, alcuni fabbri e meccanici pre– sero l'iniziativa per Ja creazione di questa cooperati,,a di produzione. Essi presero in affitto per 92 anni gli edifici vuoti di un albergo e vi posero le macchi.ne . Chi dette il macchi– nario o rice,'etle una somma per l'a(- 6tto o il llagamenlo. Chi però non aveva delle macchi.ne poteva col pa• gar.ncnto di 500 dinari, la ricompeo. sa di due o tre giorni di lavoro, di– ventare socio. Da1>prima si ebbero 14 operai, oggi sono impiegate nella zadruga 160 persone, lrn le <1ualian• che alcune donne. Tutti sono mem– bri a pieno diritto. Alunni non sono 1em1ti a pagare alcuna sommn per entrare, ma di,•engono dopo compiu– to il 1>eriodo di apprendistato soci con eguali dirilti ed eguali doveri. Per la coslruzione della fabbrica venne 1>reso un vrestito di un mi.lione e mezzo di dinari al tass9 del 3%. Col prestito furono ncc1ui~tate nuo– ve~macchine. La fabbr.icn fo piantata con abilità da 1ecnici provetti. Si nota dai particolari che ctipose molta cura ·ne1la costruzione. « Questa non è una fattoria, nè una segheria, ma una fabbrica, per la quale occorrono tecnici sperjmentalir questi sono eletti nelle assemblee di fabbrica oppure designali dallo Stato? ». .: Nè l'una nè l'r.llra cosa. oi sia• mo una zadruga, cioè uua cooperati– va. Secondo il nostro st11tuto il di– rcllore deve essere scelto ogni anno nuo,,amente dalle maeatranze. Que-

RkJQdWJsaXNoZXIy