Volontà - anno VIII - n.2 - 1 giugno 1954
:giudici che Jo avevano condannato, affinchè riparassero l'immenso male che gli avevano fatto. Ricordo, come se la leggessi in questo momento, una lettera della moglie in risposta a una di lui in cui doveva aver un pò esagerato nella sua fede in Dio: « Tu mi parli sempre di Dio, e sai se io l'ho sempre pregato! Ma quan. do penso che la notte che è successo il fatto per il quale sei stato condan– nato tu eri in letto con me, e che la testimonianza della vicina che ci sentiva parlare non è valsa a iBu– minare i giudici, ebbene!, mio po– vero e caro Martino, io non ho nean. che pili la for.r.a di pregare. Una figlia ci è morta di crepacuore; )'al– tra che avrebbe potuto sposarsi ha lasciato il fidanzato, giurando che non si sposerà se prima tu non ri– tornerai a casa. La maestra del bam– bino è venuta a casa nostra proprio ieri per dirmi che anche nostro fi– glio dovrebbe avere la divisa come tutti gli altri bambini; che la divisa vuol dire che il duce è un uomo giu– sto e farà fare giustizia anche per te. « Le ho risposto che non credo piìi nella giustizia di nessuno se pri– ma non ti rivedrò a casa, e che la di– visa a nostro figlio non la compero neppure se me lo manda a casa quan– do conduce gli altri scolari fuori del. la scuola. A me, fin che tu ti troverai in galera, nessuno farà credere che vi sono uomini buoni e giusti. << Giorni (a la vecchia parente del– la famiglia uccisa, inconlrando il no– stro bambino per la strada voleva dargli 50 lire, ma lui le ha rifiutate, dicendole che non voleva dei soldi ma il suo J>aJ>à.Quando è venuto a casa e mi ha raccontato <1uesto, ho 84 pianto molto, Martino, ma mi sono sentita ·fiera di nostro figlio. « Mi è stato detto che iJ figlio della vecchia che tanto male ti ha fatto du– rante il J>rocesso per essersi costi– tuito parte civile, stia facendo dei passi a Cagliari e a Roma per far riconoscere la tua innocenza. Sono cose che si dicono in paese; ma può darsi che dopo averti fatto tanto ma– ]e la coscienza gli faccia sentire il bi– sogno di farti un pò di bene. Certo che se lui non dormisse per i.I ri– morso di averti fatto seppellire vivo, come io non dormo per i.I dolore di tulle le nostre disgrazie, non si darebbe un momento di pace e nulla risparmierebbe per farti tornare fra 1101. << Coraggio anche a te, mio caro, e 1>regapure giacchè la preghiera ti aiuta a so1>portare la terribile sor– te.. ►). Quando nel 1931, in seguito alla riforma del Codice Penale, furono nominati i Giudici di Sorveglianza, che nei primi tempi visitavano rego– larmente ogni due mesi i.I carcere e dimostra,•ano di interessarsi di ogni cosa inerente al carcerato, il Lai ave– va potuto interessare al suo caso ,1uello che veniva a S. S1efono. E <1uesti potè ottenere che alcuni testi di accusa del Lai venissero incri..mj. nati e di conseguenza condannati per avere 1estimoniato il falso. Ma ciò nonostante non fu possibile persua– dere il Procurntore Generale a ria– prire il processo. La pnrte civile, co1ue già diceva la moglie del Lai nella lettera sopra– cilata, si dava ,•eramente e sincera– mente da fare per ottenere la cancel– lazione di quell'orribile sentenza, purtro1>po già conformata dalla Cas-
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