Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

di3cussio11c le istitu:ioui vigenti e le idee lra<li:ionali e voglio110condurre gli uomini J>Cr11uoui cammini ». i Non euendo di oggi il problema, ma neodo au:illato i noslri predeces.– sori era logico c.he si aodaue a ve– dere quello che e!Si a,•enno già. pro– pos10 e ten1a10. Per <1uesto il Rockcr si è sofTerm:llo ed ha rilevalo i ten- 1ativi di liberazione tentati da uomi– ni d'idee e capacità di,·crse ma tutti tesi a spezurc, o anche solo a limi– tare l'autorità statale. e I.A, 11ecenità di, el<'vare mw certa barriera al potere dello Stalo e il ri– co11oscime11to (h•l diritto ali,, ins11rre– zio11e contro ,m. so11r<mo che abusi del Silo /Wtcre COlfl)('TICll(/o.,i così. in tirr1111w del suo popolo, è stata untt i<lcamolto diffusa, e/te /t1. hisciala fuori corso per h, 11ittoriadefinitiva ,h•/1'11s5ofuti31110, 11w. e/te non /u mai dimc11ticalll del tutto», ~d ogni tan– to è riportata fuori e sventolata come bandicni sotto la qu11le si riuniscono le for-1.e lottanti contro il dilagare dell'autorità. Ora le p0tsiamo vedere espreue neJl'opera de) giovane Eticnne de la Boe1ie in e.Della serviti,. uolo,1taria», poi dal gesuita e filosofo spagnolo Francesco Suarez, cl1e radicalmente combatte la dollrina del diritto divi– no dei re, a sostegno del d.iritto na– turale, che le relazioni Ira principe e llOpolo siano stipulate da un « patto che imponga alle due parti detemlÌ• nati diritti cd obblighi ». Secondo il Suarez, il potere, per la ~ua stessa natura, non deve &lare nel– lf' ;nani di un individuo, nrn esso devf' essere ripur1ito fra lutti, poichè ,1 « Hl PeiaMtmie,110 l,iberol cn los Estu– do, U11itlos .,._ R. Rockcr, Bucnot Aire., JHIJC, 7. lutti gli esseri. umani sono uguali per nallira. Se il sovrano non rispetta le condizioni del patto concluse e ai ri• bella contro i diritti inderogabili del popolo, per i s.uddi1i sorge aUora il diritto alJa insurrezione, alla ri\'ol– la, alfìne di 1>roteggere i pro1)ri Ji. ritti a difendersi dalla tirannia. Sono idee e concetti che vanno ma. rnrando e tro\'eranno la loro precisa espressione nella concezione liberto• ria della vita enunciata dagli anar• chici, ma anche allora, nei tempi an– daLi, non è da credere che esse fos– sero solo ed assolutamente idee sen– tite e maturate ucllu mente d:i pcr– soua1itì, senza nessuna rispondenza nel popolo, sul <Juale sempre llC&tmo con maggiore graviti, e ruvide1.1.11 il cumUlo delle ingius1izie, dello St11to sia esso rappresentato <lalln 1,eraonn del re, sin esercitata n 110111e ciel par– lamento e a nome dello ste88o J>O• polo. Tali opere e critiche facevano pre• sa sul popolo e, come tarlo roditore, incominciavano a svuotare la ere• denza nella divinità del rappre&erl• tante dell'autorità. Indubbiamente tali idee e simili principi inrastidi– vano a quei tempi i sostenitori del· l'anlorità principesca. Ed è tanlo ,·e– ro questo, che Giacomo I d'lnghil– lerra diede ordine al boia di brucia– re pubblicamente l'opera capitale del gesuita spagi:1010.D'altro eanlo, flOssiamo vedere come, più ancora che i1 Suarez, un ahro gesuita spn– gnolo precisava e sottolineava la ne• cessità, anzi il dovere e il diritto del popolo .alla ribellione fino nl regiei• tlio, <1ualora jJ re o il principe, - che allora erano le espressioni del– l'autori1:1 e dello Stato, - rompes• sero quell'accordo che doveva essere 51

RkJQdWJsaXNoZXIy