Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

umane basate sul « mutuo appog. gio », sul reciproco aiuto, sono state sempre fra le più prospere, appunto perchè si appoggiano non sulle auto– rità, ma sul principio della solida• rietà. E pur tenendo conto di queste opere importanti, tanto del Baku• nin che del Kropotkine, l'opera del Rocker rimane quella di maggiore importanza su quest'argomento. An• che perchè essa viene in un momento di particolare gravità, dopo che si son viste chiare Je esperienze stato• latre del bolscevismo, che hanno da. to un largo impulso alla deviazione del socialismo verso uno statolatri– smo soffocatore; perchè essa viene dopo tutte le esperienze dolorose di <1uest'ultimo trentennio, dopo che il bolscevismo in Russia cd altrove, il fascismo e l'h.itlerismo in Italia e Germania, i.I franchismo in Spagna, ecc. hanno dato la misura delJe pos. sibilità e capacità deUa dannosità dell'intervento dello Stato nella vita e nelle attività dell'uou10. Oramai si può dire, che se qualcuno, prima di queste esperienze, poteva illudersi che lo Stato era nocivo 11010 se rea– zionario ed efficace e benefico se nelle mani dei giacobini, quest'illu- 11ionisi dovrebbero averle perdute e dovrebbe trovani oggi in condizioni di poter tirare, con chiarezza e con– se1uenza tutte quelle logiche conclu- 11ioniche acaturiscono dalla funzio– nalità solamente oppre88iva dello Stato, 11uUasua natura ann,ientatrice deJJe iniziative e della persona1ità umana qualunque sia il colore e la tendenza dello Stato. Coll'accumu• larsi dei nuovi e1ementi au quelli del passato, non ci dovrebbero essere più illusioni, almeno per ehi pensa e nel socialismo e nella libertà. Il Rocker come a suo tempo il Ba- kun.in , parte dal concetto che il 1>rin• cipio dell'autorità e l'essenza dello Stato, come del sentimento di dipen– denza, è caratteristicamente religio– so. e Ogni potere era primitivamen,– te potere .sacerdotale e tale è dura,. to .sino ad oggi. rwlla sua intima e.s– &enza. La vecchia .storia conosce una grcmde.quantìtà di esempi che al pO• tere del &acerdote&iuniva quello del clominatore e del legislatore, fo,i. dendo&i in. una .sola persona. Già dalla provenienza d'innumere• voli. titoli di sovrani. risulta con chia– rezza la fun.ziorw .sacerdotale dei suoi antichi portatori, indica sicura l'o– rigine unica del potere religioso e di quello temporale ». 1 Così risulta subito chiaro che ogni sistema governativo, indifferente• mente dalla sua forma e colore è ca• ratteristicamente teocratico. e Come nella religione Dio è tutto e l'uomo è niente, nella politica lo Stato è tut• to e il &uddito è niente. Le due mas– &imedella autorità celeste e ierre&tre, il « Io sono il signore, tuo Dio » e qu,?lla di. « Siate sottomessi al gover– no » provengono dalla &tessafonte e sono legate fra loro come fratelli &ia• mesi».• Il completo abbassamento dell'uo• mo, la credenza funesta neUa nulli– tà e ]a peccaminosità della proprja esistenza, furono sempre il più saldo fondamento di ogni autorità tanto divina quanto terrena. Il divino: « Tu devi! » e lo statolatra o.: Sei. ob• bli.gato » « si completano nel modo più assoluto; comando e legge &ono espressioni diverse di un medesimo 1 Ripetiamo che le citazioni tono prese d■ll1 edizione originale tedesca, vol. l, pa. gin■ 60. • Op. cit., voi. 1, p■g. 61. 49

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