Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954
No11, 1ieverrà niente. Questi accessi-cli.cristianesimo son sempre effimeri. entro la Chiesa cattolica. Dopo un poco, 'poichè esSer cristiani è scomodo, ed inoltre si rischia d~ rima,ierc soli che è ancora più inaccet.tabile nel no– stro tempo totalitario, ciascuno rientra nei ranghi, si rimell.e a marciare. Con un poco meno d'mrima. Ma che importa, poichè la Gra,1,Macclaina della Chiesti è salva e continua fo sua marcia ,iei secoli? Un gruppo di altre ventiquauro /11mig/ie di conta.clitii italiani, fatti emigrare a suo tempo in Bmsile dalla « organizzazione n del so11mviss11to fascista JCLE (lst.iw: ,o di Credito per il Lavoro all'Estero), hanno chiesto cli far ritorno in lt.alia. Vengono anch'essi da :'etrinha, l'azienda-pilota che i burocmti cli Ro– ma lwmao impiantata con denaro del popolo italiano nella foresta bmsi– li1111a., a seicento clii-Lometri dli, San Paolo_, portandovi 122 famigli.e (circa mille persone) cli cui già prima d'ora 23 (circa duecento persone) si son fatte rimplltriare. Tutto seguita come prima. Il gruppo di burocrttti dell'JCLE, come gli altri dei tanti Istituti fa– scisti tuttora vivi e 1:egeti a Roma, continua lt dissipllre demrro italia110 hr– voro itllliano in imprese prive cli senso. Ma, ecco, c1uesti so11, atti che cc al– umo il prestigio italiano nel mo,ulo ». Persiste,ue magia dell'Impero. Colonizzare l'Abissinia. Colonizzare il Brasile. Ecco gli att.i cli prestigio. Che resti tanto di terra da colonizzllTe in lt.alia., che importa? Il « Comet." è sultuto uu'11ltra volta in aria. Ma la follia del sempre– più-vel.oci co11ti111w, se11:1111111 ragione ma sempre più clecisa. Il « Comet In esplode? Ecco pro11t.oil e< Comet li », ecco s'ava11za il « Comet, lll ». Solo la guerra pu.ò ,tlime11t,,rc 1<mtctmassa d'errore. / n America. è in corso un esperiment.o di v11ccirtazionedi massa di bam– bini contro ili poliomielite. s• è quindi molto parlalo cli questa malattia, sui gior11ali e dapperwuo. Ecl wta constatazione curiosa è venuta in chiaro - espressa cfo. medici, non da giornalist.i. Lu poliomielit.e, nella sua diffusione attuale in America, è una malattia– della-civiltà. Almeno, cli questa nostra civiltà che :J'illude di costruire « pro– gresso " remlemlo le 1,·ite umane se,npre più veloci ed asettiche. I bambini crescono isolai.i co11, tanta cura dal mondo dei microbi e dei virus che non han,w più opportu,tità di reagire ad essi, di costruire nel proprio corpo le so3ta.11ze capaci di oppor3i alle loro invasioni. Il che è confermato dall' orien– tamento della v<1cci11azione in atto, la quale consiste in sostanza nell' ecci– tllre il corpo del bambino a produrre tali,sostanze di, difesa specifica cont.ro il virus poliomielitico.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy