Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954
ricchiscono personalmente. Il distac– co dei sindacati dal ,partito e dal go– ve!'.'no avrebbe per i lavoratori nelle odierne nostre oondizioni conseguen– ze gravissime. Noi battiamo la stra– da che la storia ci ha mostrato, Noi rispettiamo il movimento dei lavora– tori negli altri paesi e non ci ~>ennet– tiamo di imporre ad altri la nostra via. Però noi chiediamo il diritto per un nostro sviJuppo, al rispetto e aUa comprensione anche per noi. Noi -abbiamo acquistato questo di– ritto ,per mezzo della nostra lotta di liberazione». « Nessuno rifiuta loro rispetto e comprensione » ribattei io. « ~on crede lei che sarebbe meglio se loro adoperassero una maggiore tol– leranza nel loro paese ed aboJissero al ipiù presto la dittatura del partito? Lascino i sindacati formare Coopera– tive di produzione nelle fabbriche statizzate. Colla dittatura si intimidi– sce il popolo senza render1o felice. Se è vero che la maggioranza del popo1o sta con loro, cioè col partito comuni– sta, •allora loro non hanno nulla da temere, permettano a tutti i tnO\•Ì· menti libertà di azione ». « Non si tratta di timore », mi ri-– spose il segretario dei sindac.ati. Pres– so di noi nelle odierne condizioni l'introduzione della democrazia bor– ghese e il ripristino della proprietà ,privata porterebbero una situazione analoga .a quella che si ebbe in In– ghilterra ed in America alla metà del secolo passato. Noi non abbiamo combattuto per questo. Per questo i sindacati non possono ,prendere an– cora su di sè la responsabilità. Il ,pa1y saggio dal socialismo di Stato al so– cialismo libero è una questione di tattica e di tempo. Noi viviamo in un tempo di trasformazione, e mutameu- lo. Noi creiamo llUO\'e forme di so– cietà. Noi non abbiamo una democra– zia borghese vecchio stile: pur htlta. via il cittadino gode presso di noi di grandi libertà. La Yugoslavia è un paese di ,progresso. Attenda. Dieci anni di pace •assicureranno 1>ressodi noi benessere per tutti in un ordina– mento socialistico della società ». « Auguro loro che la sua profezia si a\•veri. Però non dimentichi le pa– role di Shiller: Facilmente starmo accanto gli uni agli altri i pensieri, / però le cose duramenle cozzano Ira loro nello spazio>>. Le Cooperative 11 segretario della Centrale deJle Cooperative - Clavni Zadruzni Sa– \'ez - mi d.iecle cortesemente infor– rnazioni sulle coopcrntive agricole. Che i suoi dati corris1,011dcssero alla reahit ebbi agìo di constatare in cam- 1>agna. L'odierno stato ha incamera– to i beni della chiesa, confiscato i latifondi. sequestrato le campagne degli stranieri nemici. Complessiva– menle è stato esproprialo il 25% del territorio coltivabile a beneficio del– lo slato. Il governo ha creato sui be– ni 1nesi dalle grosse im1>rcse agrieo– le. Qucsle sono amministrate diret– tamente dalla sezione Agricoltura del governo. Non si tratta di impre– se collettive, pcrchè i contadini e gli impiegati di queste prestano il loro servizio a compenso fisso da parie dello stato. Ancor oggi nella Yugo– slavia retta a sistema comuni.sta il 75% del terreno è in possesso di pic– coli e medi contadini. Il limite mas– simo concesso è di 25 ettari. Pro– prietà piì1 vaste sono siate di,•ise tra 43
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