Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

sì ci sono in Francia attorno a Fon• tenis, tenendo come vll.ngelo iJ Ma.– ni/esto comunista libertario - un polpettone di poche pagine che al solito risolve assai spicciamcnte tut– te le difficoltà e i problemi - i « co– munisti-libertari ». Finalmente non c'era più contrasto nepJ>ure formale tra lo Statulo posto alla base dell'or– ganizzazione (nel quale i principi le– ninisti sono riaffermati), tra tutta Ja attività reale dei nuovi « dirigenti » e la denominazione che essi si erano dati. Non vi possono essere più equivoci sul Javoro del gruppo installatosi al Quai di Valmy: essi lavorano non 1>erl'anarchismo, ma per il comuni– smo, cioè contro l'anarchismo. A questo punto tutti i militanti che si erano già allontanati dalla FAF e si erano tenuti in disparte, tutti coloro che fino allora avevano criticata la posizione ed i metodi di )avoro della piccola Elite. capirono che c'era un modo solo per contra• stare l'azione sempre più bolsceviz– zante dell'organizzazione pseudo-a– narchica: quello di raggrupparsi e di opporre lavoro a lavoro. Così, si realizzò a Parigi, nei gior– ni 25, 26, 27 dicembre 1953 una riu– nione di tutti gli oppositori della FCL, ed essa portò alla ricostituzio– ne della FAF, con dichiarazioni ch.iare ed oneste che il lettore tro– verìt alla fine di questo scritto. Non sono così candida da fondare molte speranze sui risultati verbali di un Congresso. Per chi partecipa da anni ad un movimento anarchico ed ha preso parte a parecchi con– gressi, sa che troppo spesso ci si compiace di belle affermazioni teo– riche che rimangono nell'astratto e 36 che nell'atmosfera, spesso euforica che si crea in simili occasioni, si è portati a formulare piani di lavoro troppo -superiori .alle nostre reali possibilità per cui non trovano poi una via di realizzazione. Ma il con– gresso della FAF del di.cembre scor– so, anche volendo valorizzarlo il mi– nimo possibile, ha un suo significato ed una sua importanza. t il primo tentativo di una cerla ampiezza (vi era già stata a Mans nel 1952 Ja costituzione di un 'Intesa Anarchica fra gli oppositori alla FAF) in cui si cerchi, Ira militanti che si dichiarano di tendenze diverse, di far rinascere quell'anarchismo che, per non negare se stesso in par– tenza, deve aver fiducia assoluta nel– la libertà, deve ripudiare nel suo proprio seno ogni espressione del principio di autorità, essere Jargo e comprensivo anche verso manitesta– zioni di pensiero ed azioni che, pur non venendo da anarchici, implicano volontà che sono affini alle nostre e sospingono in direzioni spesso pa– rallele alla nostra strada. Sono que• ste le caratteristiche che sole 1>osso– no differenziare il nostro movimento dalla jungla politica dei nostri gior– ni, cioè dai partiti c dalle organizza. zioni « sinistre » che sono tutte al servizio dei governanti di oggi o dei probabili governanti di domani. So– lo così ci libereremo dalle secche del– l'azione-politica, sulle quali noi sia– mo a priori condannati alla steriJitit, per trasferirci sul (>Ìano molteplice (e non organizzabi.le da un Centro) del.l'azione sociale, azione personale, locale, sul posto di lavoro, tra il pro– prio prossimo, libera e liberante. I militanti francesi in opposizione alla FCL si sono messi al lavoro nel– la ricostituita FAF. Essi sperano

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